Un’altra pagina triste per il calcio trevigiano dopo quelle recenti dell’insulto a sfondo razzista di un tifoso del Bessica lanciato nei confronti dell’arbitro Cisse e l’abbandono del campo del Crocetta come contestazione verso l’arbitro in occasione del match contro il Vidor.
Lo scorso weekend, in occasione della partita tra Contea e Susegana del campionato di Terza Categoria girone Treviso, ci sono state scene da Far west in campo e negli spogliatoi.
Dalla gara si esce con l’ennesimo presunto episodio di razzismo e un giocatore in ospedale per fratture scomposte e trauma cranico.
Il tutto al termine di un incontro infuocato, dove i padroni di casa hanno conquistato i tre punti (1 a 0 il risultato finale) ma la sfida è continuata dopo il triplice fischio a suon di insulti e colpi proibiti. Due le risse scatenate e altrettanti gli espulsi: da una parte il portiere di riserva del Susegana che è finito in ospedale dopo il pestaggio subito (trauma cranico e frattura scomposta del terzo e quarto metatarso) per un presunto insulto a sfondo razzista rivolto a un calciatore del Contea che ha reagito con un calcione.
La partita è stata tesa sotto tutti i punti di vista, sia in campo con animi caldi sia sugli spalti dove tra tifosi e genitori ci sono stati screzi. L’arbitro ha fatto del suo meglio per gestire una gara nervosa dall’inizio alla fine.
Si attende ora la decisione del Giudice sportivo su una partita che sicuramente avrà delle conseguenze in termini di sanzioni.
(Foto: web).
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