Giovedì 6 aprile 2023, casello di Spresiano. Giornata storica quella di oggi per la viabilità veneta: dopo quattro mesi di rinvii a causa di “problemi di scartoffie”, alle 11 è iniziata la cerimonia inaugurale dell’innesto della Strada Pedemontana Veneta con l’autostrada A27 Venezia – Belluno.
Per transitare sul tratto di strada, che completa di fatto la parte trevigiana dell’opera, bisognerà aspettare ancora qualche ora. Secondo quanto riportato dal concessionario, l’innesto sarà percorribile dalle 18 di oggi giovedì.
Dopo la parte trevigiana per il totale completamento della Pedemontana, atteso da circa 20 anni, mancherà solamente l’innesto con l’A4 a Montecchio che secondo l’ultimo cronoprogramma della Regione Veneto dovrebbe avvenire quest’estate.
Attesi al taglio del nastro, oltre al governatore del Veneto Luca Zaia e diversi esponenti della giunta regionale, anche il vicepremier e ministro alle infrastrutture Matteo Salvini.
Puntuale, alle 11, è arrivato nel luogo della cerimonia il ministro Matteo Salvini, accolto da Zaia e dai sindaci di Spresiano Marco Della Pietra e di Villorba Francesco Soligo.
Zaia respinge la richiesta di CNA per l’introduzione di brevi tratte gratuite: “Qualcuno deve pagare le infrastrutture. Il record di persone lo abbiamo avuto il 10 maro scorso con 30 mila veicoli transitati”.
Prende la parola, sul palco, il sindaco di Spresiano Marco Della Pietra: “Siamo quasi arrivati alla fine di quest’opera. Chiedo un applauso per Silvano Vernizzi. Speriamo di inaugurare anche il velodromo”.
Interviene Domenico Dogliani, presidente della concessionaria Società Pedemontana Veneta: “Il prossimo mese sarà messa in esercizio l’intera infrastruttura”.
Alle 11.15 inizia il discorso di Zaia: “Ringrazio Salvini, questa è un’opera di cui si parla dagli anni ’90, quando io andavo all’università. Questa è la sesta inaugurazione, per completare tutto mancano ancora 12,5 chilometri. Stiamo parlando di un’infrastruttura strategica, la più grande attualmente in costruzione in Italia. Il traffico è triplicato dal momento della prima inaugurazione, ora ci si mette un’ora e mezza da Pordenone a Bassano del Grappa e un’ora e venti minuti da Portogruaro a Vicenza. Tra le infrastrutture nuove è quella con il costo più basso. Fare le strade costa. Ora si sta lavorando anche sulla telefonia. Non c’è modo di costruire niente senza prendere qualche rischio”.
Alle 11.30 inizia l’intervento del ministro Salvini, che ha esordito con un augurio al senatore e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi (da ieri ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano) di “tornare a casa più in gamba di prima”, suscitando l’applauso dei presenti. “Il ministero dei trasporti è affascinante – ha proseguito Salvini -. Stiamo lavorando sul Codice della strada pensando all’importanza di garantire agli autotrasportatori viaggi sicuri. Quella contro le vittime della strada è una guerra: 3.100 morti sulle strade italiane all’anno sono un dazio che dobbiamo limitare in ogni maniera possibile. Penso poi alla grande sfida delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, che porteranno in dote infrastrutture e nel mondo l’immagine dell’Italia e del Veneto. Dedico questa giornata a quegli italiani che dicono “Sì” e poi lavorano. Grazie a tutti e buona percorrenza”.
Salvini ha ampliato lo sguardo oltre la Pedemontana: “A livello locale ci sono altre infrastrutture attese da tempo, penso al quarto lotto della Tangenziale di Treviso, alla bretella di Vicenza, all’Alta Velocità e alle Varianti. Da ministro mi sto impegnando affinché non ci siano opere che passano sulla testa dei sindaci e delle comunità ma vengano condivise. Poi ovviamente l’Italia ha bisogno di opere pubbliche: strade, autostrade, porti, aeroporti, ferrovie, ponti. Se sono tutti d’accordo meglio, se c’è qualcuno che pregiudizialmente difende il “No”, è previsto democraticamente il superamento del dissenso, perché i cittadini ci hanno scelto per fare le cose, non per chiacchierare delle cose. Il rischio è che alcune opere in Italia vadano a cantiere quando sono già vecchie“.
Intorno alle 11.40 le autorità hanno abbandonato il gazebo e si sono dirette davanti alle barriere del nuovo casello per l’inaugurazione, con benedizione, dell’opera. La cerimonia di inaugurazione dell’interconnessione tra A27 e SPV si è conclusa poco prima delle 12.15.
Perplessa, dopo il taglio del nastro odierno, la minoranza in Consiglio regionale: “Il presidente Luca Zaia sembra aver inventato un nuovo mestiere – sottolinea il portavoce dell’Opposizione Arturo Lorenzoni – quello del taglianastri della Pedemontana”. Peccato, aggiunge, che “inaugurerà un’opera rispetto alla quale i conti non tornano”. A tale proposito è rimasta inevasa l’interrogazione alla Giunta regionale presentata dallo stesso Lorenzoni, insieme al collega Andrea Zanoni, sulla sostenibilità dell’infrastruttura: “Uno dei punti critici del bilancio regionale è rappresentato dalle effettive entrate derivanti dai pedaggi della SPV”.
(Da Spresiano: Luca Vecellio e Simone Masetto. Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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