Corse a chiamata MOM, sperimentazione in due città

All’inizio di questa settimana, in risposta alla rimodulazione delle corse al sabato annunciate da MOM a partire dall’8 gennaio scorso, un comitato di genitori trevigiani aveva minacciato una class action: “Ma noi abbiamo pagato gli abbonamenti” protestavano.

La riorganizzazione è dovuta a una delibera del Governo per il Trasporto Pubblico locale della Provincia di Treviso, come già annunciato in precedente dall’ente pubblico all’utenza: nell’attuarlo, Mom si sarebbe affidata a un’analisi esterna per individuare i dettagli da ottimizzare. Le modifiche hanno riguardato soltanto il fine settimana, mentre nei giorni feriali la situazione è rimasta pressoché invariata.

La risposta del presidente Stefano Marcon, dalla Provincia di Treviso, che detiene la maggior parte delle quote della società pubblica, è stata: “Non sono state tagliate, sono state ridotte le frequenze dove c’erano autobus che viaggiavano sostanzialmente vuoti. Se vi erano delle frequenze ogni quarto d’ora, oggi sono ogni mezz’ora. Non è venuto meno il servizio. È una riorganizzazione che è stata condivisa sulla scorta di un’analisi che è stata fatta da una società specializzata, anche per questioni legate alla sostenibilità ambientale. Per situazioni borderline, con autobus quasi vuoti, andremo a introdurre i servizi a chiamata”.

Il servizio a chiamata è un servizio già sperimentato dove chi ha bisogno di un trasporto può chiedere a MOM di attivarsi per far passare un autobus: se il tragitto viene poi richiesto da più persone partono questi servizi su una determinata linea con autobus a chiamata, che raccoglie più utenti che in qualche modo si sono organizzati involontariamente. Questo genera dei risparmi e delle positività sotto ogni punto di vista, anche quello dell’ottimizzazione. Stiamo già studiando un servizio sperimentale a Vittorio Veneto e in quel di Treviso, che a breve partirà”.

Lo conferma in una nota anche lo stesso presidente Giacomo Colladon, assieme al direttore di esercizio Corrado Bianchessi: “È indispensabile concentrare le percorrenze sulle direttrici e nei momenti di maggiore necessità. Efficientare il servizio significa anche recuperare chilometri per realizzare nuovi servizi – per esempio i servizi a chiamata, negli orari di morbida o notturni – che saranno realizzati entro l’estate”. La nostra rete di “sentinelle” sul territorio, fatta di oltre 400 conducenti, verificatori, rete vendita, servizio clienti, ci dice che i reclami sono in diminuzione”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati