Un ennesimo atto di solidarietà e aiuto alla delegazione di Vittorio Veneto della Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori), questa volta da parte del Rotary Treviso Piave, che nel corso della recente serata tenutasi a Castelbrando ha illustrato l’iniziativa.
L’offerta si traduce concretamente in una parrucca di qualità, del colore e del taglio preferito da colei che la porterà, e del tutto gratuita, e comunque destinata proprio alle donne in terapia oncologica. Come è risaputo anche da precedenti iniziative simili, spesso avviene che chi si sottopone a chemioterapia perda i propri capelli, che poi ricrescono. In questa fase diventa però un problema importante, specialmente per le donne.
Proprio per questo, in precedenza, la Lilt aveva donato al reparto di oncologia dell’ospedale di Vittorio Veneto degli speciali caschi che, raffreddando il cuoio capelluto, riducono o annullano la perdita dei capelli. Con buoni risultati. “Ma non basta – dicono alla Lilt -. Proprio per il forte impatto che la caduta dei capelli ha in donne già provate dalla malattia, da tempo la nostra associazione è impegnata ad aiutare coloro che si trovano a dover fare i conti con questo problema e che abbiano difficoltà ad affrontarne il costo”.
E’ stato quindi benvenuto l’aiuto del Rotary Treviso Piave, che ha deciso di dedicare uno dei suoi service proprio a chi sta lottando contro il tumore.
In che modo? Acquistando, per conto di chi abbia difficoltà a farlo con mezzi propri, una parrucca in uno dei negozi specializzati della zona. Il costo varia, naturalmente, da 100 fino a 500 euro e oltre. Ma già sui 300 euro si trovano parrucche di ottima qualità.
Gli interessati possono contattare la segreteria della Lilt in via Mascagni (ex asilo Vendran) (0438-560042, la mattina) e fare presente la necessità. Sarà la persona stessa a scegliere la propria parrucca, in modo da ricevere quella che ritiene più idonea. Il costo di una di queste sarà sostenuto dal Rotary Treviso Piave. Il Rotary Treviso Piave, presieduto Giammatteo Ariozzi, intende peraltro assumersi un impegno pluriennale, in maniera da poter dare continuità all’iniziativa.
(Foto: Lilt).
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