Due ultras del Treviso Calcio condannati per l’aggressione fuori dallo stadio Barison dopo la finale di Coppa Veneto: “Ci fu odio razziale”

Due anni e due mesi complessivi di reclusione per lesioni, minacce e danneggiamento aggravati dall’odio razziale.

Questa la sentenza emessa oggi in Tribunale a Treviso dal giudice Francesco Sartorio nei confronti di due ultrà del Treviso Calcio, un 51enne e un 42enne di Ponzano Veneto. Assolti invece i due coimputati, una 43enne e un 30enne di Treviso per i quali è scattata la formula dubitativa. Tutti e quattro erano difesi dall’avvocato Fabio Crea.

Secondo il giudice, i due tifosi condannati sarebbero i responsabili della violenta aggressione subita da un 45enne e da un 26enne magrebini il 25 aprile 2018, dopo una partita in trasferta del Treviso Calcio giocata nello stadio Barison di Vittorio Veneto.

E lo avrebbero fatto spinti da motivi di odio razziale. La Procura aveva chiesto una condanna a un anno, aggravata di un mese per entrambi dal giudice, che ha concesso la sospensione condizionale al 42enne solo se effettuerà quattro mesi di lavori socialmente utili. Nessuna condizionale invece per il 51enne, che aveva una recidiva reiterata.

Gli imputati erano accusati di aver aggredito le vittime al termine della finale della Coppa Veneto fra Treviso Calcio e Opitergina. L’aggressione sarebbe avvenuta mentre il gruppetto si stava dirigendo verso il pullman per tornare a casa. “Stavo camminando con mia figlia – ha raccontato in aula il 45enne -. Quando ho incrociato il gruppetto di tifosi. Mi sono sembrati subito su di giri, forse per le birre che tenevano in mano. Mi hanno chiesto se ero spagnolo perché indossavo una maglietta del Real Madrid. In quel momento un mio vicino dal balcone di casa sua mi ha chiesto in arabo se era tutto a posto. Appena hanno capito che ero marocchino è iniziata la violenza”.

I quattro ultras, secondo l’accusa avrebbero urlato all’uomo: “Fermati e togliti subito quella maglia. Negro di m… Io ti spacco la faccia…”. Insulti razzisti che l’uomo ricorda ancora: “Li ho sentiti dire “Mi son Veneto…”.

A cercare di aiutarlo era arrivato un 26enne suo connazionale, ma si era ritrovato con gli ultras che, dopo aver forzato la porta del palazzo, gli si erano scagliati contro. Brandendo una cintura avrebbero colpito i due marocchini con calci e pugni procurando loro varie lesioni e contusioni. Davanti agli occhi terrorizzati della ragazzina che era rimasta fortunatamente incolume ma sotto choc.

All’arrivo della Polizia, i quattro erano scappati. Ma erano stati identificati poco dopo dalla Digos e denunciati. Nei loro confronti, il questore aveva emesso anche un Daspo che li terrà lontani dagli impianti sportivi per cinque anni. La difesa ha già annunciato che, lette le motivazioni, ricorrerà in appello contro la sentenza.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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