Emergenza migranti. Per la Cooperativa Hilal nella Marca la situazione è sotto controllo: “Sono una risorsa per il Paese”

Dopo l’intervista a Messouho, giovane ivoriano giunto in Italia alla fine del 2022, Qdpnews.it – Quotidiano del Piave ha voluto approfondire il tema dei migranti intervistando Abdallah Khezraji, presidente della Cooperativa Hilal.

Tutto avviene nei giorni in cui la Tunisia, nazione strategica per i flussi migratori, ha negato l’ingresso ad una missione del Parlamento europeo chiedendo di “non interferire sugli affari nazionali”.

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha rassicurato che l’accordo dell’Ue con il Paese nordafricano non è saltato, escludendo che si possa parlare di blocco del memorandum.

“Operiamo da anni nella mediazione culturale – racconta Khezraji – e nella gestione dei conflitti a Treviso, in Veneto, in Italia e anche all’estero. I nostri soci sono italiani e stranieri e questo aspetto ha rafforzato la cooperativa dando un know-how molto diverso. Dal 2015 gestiamo i flussi dei richiedenti asilo, mentre prima eravamo specializzati solamente sui viaggi interculturali oltre alla mediazione culturale e fra società trevigiane ed estere. Dopo la Caserma Serena, siamo la seconda realtà della provincia di Treviso nella gestione dei richiedenti asilo (ne abbiamo circa un centinaio)”.

“Ovviamente – continua – la questione è molto complicata ma è gestibile. È tutto sotto controllo, malgrado ad oggi ci siano circa 1500 migranti nella provincia di Treviso: se li suddividiamo per i 95 Comuni trevigiani ne vengono fuori circa 16 per Comune. Il 70% di questi richiedenti asilo lavora già come magazziniere nelle industrie, nell’agricoltura e in altri settori. Perciò rappresentano una risorsa, ma la questione è che bisogna governare questi flussi cercando di responsabilizzare i ragazzi”.

“Ad oggi – prosegue – a Treviso non abbiamo visto gli episodi eclatanti registrati in altre città. In qualche modo c’è una gestione abbastanza pragmatica del fenomeno tra la Prefettura, gli enti gestori e le forze dell’ordine grazie ad un coordinamento importante. La situazione è sotto controllo, nonostante l’aumento dei flussi con l’estate e i problemi dovuti alla questione libica e alla debolezza dell’attuale governo tunisino”.

“Spero che i trevigiani non abbiano paura – conclude -. Gli italiani non fanno figli e ci sono tanti pensionati. I ragazzi che arrivano sono molto giovani e forti, svolgono i lavori che non fanno gli italiani e sono una grande risorsa per il Paese“.

Khezraji è molto conosciuto anche per il suo ruolo di presidente del Festival Italo-Marocchino e per i progetti con i quali ha avvicinato l’Italia al Marocco.

Nel mese di ottobre del 2022 ha pubblicato con Piazza Editore il libro “Hilal. Nuovi percorsi dell’Intercultura“, un utile strumento per riflettere sull’argomento dell’immigrazione.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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