Il Da Ponte è del Comune, ora il bando per gestirlo. Fainello: “Qui un Centro europeo della commedia teatrale”

Da sinistra Federica Girardello, Antonella Uliana, Giampaolo Gobbo, Antonio Miatto ed Edoardo Fainello


Dopo un lungo iter e varie peripezie, il Teatro Lorenzo Da Ponte è ora del Comune. E tra questa primavera e la prossima estate sarà definito anche il suo futuro gestore, con l’omonima accademia teatrale apertamente candidata a dare continuità alla gestione attuale, potenziandola.

Oggi venerdì, nel ridotto del teatro serravallese, il sindaco Antonio Miatto, il vicepresidente di Fondazione Cassamarca Giampaolo Gobbo e il rappresentante dell’attuale gestione Edoardo Fainello hanno ripercorso la storia recente dell’immobile e illustrato tutti gli aspetti relativi all’acquisizione. Presente anche l’assessore alla Cultura Antonella Uliana.

“Il percorso inizia quando con Fainello abbiamo ragionato sull’uso del Teatro come strumento didattico per le scuole – ha spiegato Miatto, ripercorrendo la storia del Da Ponte -. Un Teatro classico unico in Veneto con una scuola di successo e che merita tanto. Con Edoardo abbiamo visto l’indispensabilità di questo bene. Il nostro sogno di comprarlo aveva già i suoi contorni ma non era possibile affrontarlo concretamente a causa dei costi. 

Da Fondazione Cassamarca abbiamo avuto la notizia del Ministero che potevano scendere con il prezzo a 2,5 milioni di euro. Ci siamo dati da fare per ottenere questo bene tra tanti e lunghi passaggi burocratici, amministrativi ed economici – ricorda il primo cittadino -. Abbiamo dato l’incarico a un tecnico di valutarlo e ci ha riferito gli incomodi che ne riducevano il prezzo a 1,5 milioni di euro. Fondazione si è opposta, quindi abbiamo pensato di rifare la valutazione più oggettiva con l’Agenzia delle entrate. Alla fine della valutazione ufficiale, il prezzo era quasi coincidente, quindi abbiamo proceduto con l’acquisizione.

Abbiamo acceso un mutuo con i fondi di ‘Sport e Cultura’, i quali avevano anche dei metodi per calcolare l’interesse richiesto: sarebbe stato un prestito a zero interessi. Lo abbiamo acquisito e, dopo alcuni mesi, ci hanno detto che avevamo ragione e ce lo hanno dato a 1,5 milioni di euro. Oggi siamo felici di averlo fatto con la certezza dell’interesse pari a zero per il mutuo. Da parte nostra c’è massima soddisfazione” ha concluso Miatto.

“L’acquisto da parte del Comune del Teatro Da Ponte per noi è fondamentale: in questo modo avremo la possibilità di costruire una rassegna di qualità per i prossimi 5 anni in modo da poter portare in città ospiti d’eccezione – ha detto Fainello -. Di anno in anno non si possono invitare, perché il loro calendario è blindato almeno per due anni. Una rassegna pensata per tutti, famiglie, giovani e soprattutto concentrata sui nostri cittadini. L’acquisto del teatro va nella direzione di continuità. Se riusciremo a vincere il bando, l’accademia e il teatro diventeranno un’unica Struttura Internazionale di Teatro Stabile: la lunga ‘lotta’ Conegliano – Vittorio Veneto verrà vinta non secondo la ruota panoramica più alta, ma con il Teatro che funziona meglio.

Nelle varie campagne elettorali la cultura è sempre messa all’ultimo posto, sembra essere lo scotto da pagare, ma non è così: la cultura è un volàno economico ma serve qualcuno che sappia come gestirla – continua -. Ci sono enti che aiutano, come il Fus che dà contributi per il mantenimento dei teatri. Gli investimenti fatti nel teatro portano una serie di persone, under 35, che lavorano in città diventando indotto per tutte le attività commerciali presenti”.

Sono tanti i progetti pensati dall’accademia teatrale in sinergia con la città: “L’arte teatrale nasce in Veneto, noi abbiamo contatti con uno degli insegnanti di commedia teatrale più ambìto, Carlo Bosio, che è stato costretto ad aprire la sua accademia in Francia – ha spiegato Fainello -. Lui ha studenti da tutta Europa e dagli Stati Uniti. La nostra idea è di trasferire il Centro europeo della commedia teatrale qui a Vittorio Veneto: 60 posti letto, studenti da tutta Europa e dagli Stati Uniti che verranno in città per imparare.

Altri progetti sono il ‘Da Ponte Festival’ e gli autobus che porteranno gli studenti delle varie scuole della provincia al Teatro Da Ponte per lezioni, spettacoli e workshop: più giovani a Vittorio Veneto per convertirli alla cultura e trattenerli in città. Pensiamo di avere delle possibilità di vittoria, perché un teatro ha bisogno di un legame con la città, è il suo centro culturale. Se lo acquistasse qualche privato esterno, perderebbe la sua anima. In ogni caso, se non riusciremo ad ottenerlo, prenderemo accordi con il nuovo proprietario in modo da non perdere la rassegna già imbastita” ha concluso Fainello.

“Si è dato il via ad una sinergia totale per un concetto culturale basato su un fiore all’occhiello della città, una città storica, che vive di cultura – ha aggiunto Gobbo -. Il teatro riprende la sua funzione in proprietà dei cittadini di Vittorio Veneto, questo deve essere un grande orgoglio per tutta la comunità. Ci sono situazioni all’estero che vorrebbero imparare da noi, il circuito teatrale in Veneto sta prendendo piede quindi auguro un buon lavoro a tutti”.

“Sono grata e orgogliosa di far parte di un’amministrazione che ha avuto coraggio di investire nella cultura – ha detto Uliana -. Hanno creduto che la cultura fosse un motore per lo sviluppo della città. Con il teatro e i tanti eventi culturali portati avanti in questi anni, siamo diventati punto di riferimento per un territorio più ampio. Auspico che l’accademia Da Ponte possa continuare con questo ottimo lavoro. Una programmazione non può essere fatta di anno in anno, con la vittoria del bando si potrà procedere con una programmazione di qualità“.

Il bando per la gestione del teatro uscirà a maggio: l’esito, probabilmente, si saprà a fine luglio.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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