Il Radika non ci sta: chiesti i danni dopo i dieci giorni di chiusura 

Il Radika

I titolari del Radika non ci stanno e dopodieci giorni di chiusura imposti dal Questore di Treviso Manuela De Bernardin decidono di chiedere i danni ai clienti ritenuti responsabili delle due liti avvenute nelle scorse settimane. La chiusura del noto locale trevigiano è avvenuta dopo due liti scaturite, presumibilmente per futili motivi, tra avventori del locale, una delle quali culminata poi in un’aggressione

“È arrivato il momento di dire basta alla prassi di punire soltanto il locale per quello che avviene al suo interno senza valutare le responsabilità – commenta l’avvocato Davide Favotto che assieme alla collega Lisa Caldato ha ottenuto il mandato da parte dei titolari dell’attività – attraverso una diffida ufficiale si tenterà di chiedere i danni a questi soggetti”. 

Oltre ai danni materiali causati durante le due liti verrà chiesto il risarcimento anche delle due importanti serate che sono state annullate a causa della chiusura e i danni d’immagine provocati locale stesso. Da una prima stima si tratterebbe di oltre cento mila euro che i responsabili dei fatti dovranno risarcire. 

“Se questa diffida non porterà alcun beneficio – prosegue l’avvocato – si procederà ad una causa civile o costituendosi parte civile durante il procedimento penale”. 

A quanto appreso i soggetti sono stati individuati dagli agenti della Questura di Treviso: “faremo una richiesta di accesso agli atti – conclude l’avvocato – per avere i nominativi di questi soggetti e procedere con le diffide”. 

(Foto: Archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati