Dopo l’inaugurazione lo scorso dicembre, la Cittadella della Salute si prepara finalmente a prendere vita. Come annunciato questa mattina dal direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi, intervenuto a San Vendemiano a margine di un evento di Savno, entro fine mese nella nuova struttura verranno trasferiti i primi reparti.
“Stiamo concludendo gli ultimi collaudi – spiega Benazzi – speriamo e contiamo di terminare il tutto entro il 15 luglio per poi procedere con il trasferimento dei primi reparti. Si partirà con le chirurgie, quindi con le sale operatorie e le degenze in chirurgia. A breve comunicheremo la data precisa del trasferimento, ma fine mese è un termine ragionevole”. In lieve ritardo stando alla tabella di marcia, che inizialmente prevedeva i primi trasferimenti già verso la fine della primavera, finalmente la Cittadella della Salute sembra essere sul punto di diventare operativa.
Il nuovo ospedale di Treviso è il frutto di un iter durato oltre dieci anni fra progettazione, bonifiche impreviste e infine la realizzazione della struttura da 270 milioni di euro che promette di essere un esempio di modernità. Superfici ottimizzate per semplificare l’orientamento fra i vari reparti, sale operatorie modulari ad alta tecnologia, servizi di telemedicina e, guardando alla sostenibilità, aree verdi e pannelli fotovoltaici. All’interno della struttura saranno presenti delle aule dedicate agli studenti di Medicina grazie a una collaborazione con l’Università di Padova.
Accorpamenti dei reparti in vista delle ferie estive
Nonostante il generalizzato problema di mancanza di personale che affligge la sanità veneta, e non solo, Benazzi scongiura il rischio di chiusura di alcuni reparti in vista delle ferie agostane: “I nostri operatori – sottolinea il direttore dell’Ulss 2 Marca Trevigiana – vengono da due anni e mezzo di Covid, hanno bisogno di almeno due settimane di riposo. Ciononostante non prevediamo alcuna chiusura: stiamo riducendo i posti letto e accorpando alcune aree mediche, in particolare quelle che si espandono durante l’inverno, ovvero le lungodegenze e la geriatria, che in inverno vedono un aumento dei ricoveri a causa delle patologie virali che colpiscono le persone più fragili. In estate invece si registra una minore necessità di posti letto in area medica, il cui numero verrà ripristinato a settembre dopo le vacanze, in linea con quanto fatto negli anni scorsi”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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