Quando in città si poteva prendere il tram: la linea che per soli 28 anni collegò Treviso e Mestre

Quando a Treviso si poteva prendere il tram
Quando a Treviso si poteva prendere il tram

Ventotto: sono gli anni in cui nella città di Treviso si poteva salire su un tram e lasciarsi trasportare da una parte all’altra del capoluogo. Proprio per la breve durata di questo servizio, non è facile imbattersi in cartoline dell’epoca che rappresentino questo mezzo di trasporto tra le vie di Treviso.

La rete tranviaria di Treviso era costituita da tre linee urbane elettriche. La prima venne inaugurata nel 1910, ma il massimo dell’estensione fu raggiunto nel 1928, con la terza linea, che collegava le Poste Vecchie alla località Porto di Fiera.

La storia nacque così: nel 1908 un consorzio promosse la realizzazione di una linea tranviaria che collegasse Mestre a Treviso anche in vista della realizzazione del nuovo ospedale psichiatrico nella zona di Sant’Artemio, che rappresentava il capolinea di questa prima tratta.

In una cartolina dell’imprenditore suseganese Augusto Gallonetto è visibile uno di questi mezzi nelle vicinanze di Porta Mazzini. Nell’immagine il vagone è affollato e alcuni pedoni attendono il suo passaggio per attraversare la strada. Sopra il parabrezza della vettura una scritta indica la tratta Stazione – Sant’Artemio.

“Non so quando sia stata scattata la foto di questa cartolina – commenta Gallonetto – ma non ne esistono molte, perché il servizio tranviario non durò a lungo. Sicuramente la cartolina è dei primi anni del ‘900, visto che il tram è stato in funzione soltanto per quel periodo di tempo”.

Negli anni Duemila, il progetto del tram fu riproposto a Treviso ma non ebbe seguito alcuno: oggi, considerando la questione dell’ecosostenibilità e del traffico urbano c’è chi gradirebbe un servizio di questo tipo, magari con vagoni in stile novecentesco e un motore elettrico di nuova generazione.

(Foto: per gentile concessione di Augusto Gallonetto).
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