Violenza giovanile, Conte: “Bisogna capire le motivazioni alla base del loro disagio”

Il sindaco di Treviso, Mario Conte

Ennesimo caso di violenza giovanile in pieno centro storico a Treviso: giovedì un gruppo di giovanissimi ha accerchiato un coetaneo e successivamente bloccato il passaggio di alcuni autobus lungo Piazza Vittoria

Neanche il tempo di denunciare i baby vandali che nei mesi scorsi avevano danneggiato a calci le pensiline di Viale Europa che si è verificato l’ennesimo atto violento che ha visto come protagonisti dei minorenni. Era comunque da diversi mesi che a Treviso non si verificano episodi di questo genere tra i giovani: “è un fenomeno che sta caratterizzando un po’ tutte le città italiane – commenta il sindaco del capoluogo della Marca Mario Conte – più che fare la conta degli episodi sarebbe bene cercare di capire le motivazioni alla base di questo disagio giovanile”. 

Secondo il primo cittadino di Treviso è importante la sinergia tra amministrazioni comunali e il mondo della scuola luogo in cui i giovani trascorrono la maggior parte del loro tempo. Proprio ieri è stato sottoscritto l’accordo tra il comune di Treviso, gli istituti comprensivi della città, l’associazione nazionale dirigenti scolastici e l’Ulss2 Marca Trevigiana per promuovere e rafforzare l’intesa tra scuola e comunità. 

“Questo è uno strumento molto importante – prosegue il primo cittadino – che permette ai giovani di scegliere quale strada imboccare nella propria vita: se quella giusta o quella sbagliata. È evidente che oggi molti di loro scelgono quella sbagliata ma è anche vero che la quasi totale maggioranza pratica sport e si impegna nel sociale”. 

L’accordo mira a coinvolgere il territorio e ha come obiettivo quello di sviluppare il talento e il successo di ciascun alunno, portando miglioramenti sull’apprendimento scolastico, sulla salute del bambino e del ragazzo oltreché sull’ambiente.  In particolare, gli Accordi di Comunità agiscono sulla costruzione di una “comunità locale” dalla responsabilità “educante”, capace di promuovere percorsi di crescita e di educazione dei bambini e dei ragazzi.

“Scene come quelle di ieri lasciano l’amaro in bocca – conclude Mario Conte – dispiace vedere violenza fisica e verbale tra i giovani ma come nel caso degli atti vandali alle pensiline i responsabili sono stati individuati e il conto verrà mandato ai genitori: ne valeva la pena? Evidentemente no ma lo capiranno solo toccando il portafoglio”.

L’accordo firmato ieri a Ca’ Sugana nasce dall’esigenza di affrontare problemi complessi, riconoscere i comportamenti come attributi dell’ambiente sociale, agire sulle “cause delle cause”, dirigere l’azione verso l’equità e la riduzione delle diseguaglianze e di prendere come riferimento il modello dell’Impact Collective per risolvere i problemi sociali diffusi e complessi. Tale modello si basa sull’impegno di un gruppo di attori importanti di diversi settori che condividono visione, valori, principi, obiettivi metodi e strategie. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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