C’era tutta la comunità ieri per l’inaugurazione della nuova sede del gruppo alpini di San Vito (nella foto in alto), frazione del Comune di Valdobbiadene, posta lungo via Garibaldi nello storico edificio della famiglia Dalla Longa a monte di via del Carop.
Un paese stretto attorno ai valori testimoniati dalle locali penne nere, che come gli altri 19 gruppi suddivisi tra i Comuni di Vidor, Moriago della Battaglia, Farra di Soligo e Segusino, fanno capo alla sezione Ana di Valdobbiadene, presieduta da Valentino Baron.
La mattinata era cominciata in località Alterive sull’argine del fiume Piave con il lancio di una corona sulle acque sacre alla Patria per ricordare i caduti della Grande Guerra. Un gesto dal notevole valore simbolico, non privo di una commozione sincera condivisa in segno di amicizia dalle sezioni alpine di Valdobbiadene e Asti.
Poi l’ammassamento al centro “don Giovanni Turra” di via Sotto il Mur di Brolo, l’alzabandiera nel cortile della Fondazione Asilosanvito e la sfilata fino alla chiesa parrocchiale di piazza Mirabello per la Messa celebrata da padre Gianromano Gnesotto.
Dopo la funzione il corteo, guidato lungo via Garibaldi dalla banda cittadina “Sergio Dal Fabbro” di Valdobbiadene, si è spostato alla scuola primaria “Nicolò Boccasino” per rendere onore ai caduti sanvitesi dei due conflitti mondiali, per poi ritornare alla nuova sede per l’atteso taglio del nastro, dove protagonista, tra gli altri, è stato anche uno dei soci fondatori del gruppo alpini di San Vito, Mario Nicola, capogruppo per 27 anni ed esempio per la comunità.
Una casa tanto desiderata dagli alpini, che con impegno e tanta passione si sono occupati del restauro dello stabile di proprietà della famiglia di Roberto Dalla Longa. Risale al 2010 la prima richiesta di affitto, tradottasi circa due anni più tardi con uno schema d’atto per la donazione alla Fondazione Asilosanvito dell’edificio da destinare alle penne nere, a cui aggiungere anche l’acquisizione della parte est adiacente.
Ma è nel 2014 che con la firma del contratto di comodato d’uso trentennale, siglato dall’allora capogruppo Renato Dalla Longa, cominciano i lavori per a ristrutturazione della nuova sede. Quattro anni intensi dedicati al ripristino, alla pulizia e al riordino dei locali, dalle fondamenta al tetto, lasciando intatte le caratteristiche di pregio della struttura.
Un opera realizzata senza “manna dal cielo”, ma grazie all’investimento delle risorse che il successo della manifestazione “Andar par spei” ha garantito al gruppo alpini di San Vito – oggi guidato dal capogruppo Massimo Dalla Longa – nelle ultime quindici edizioni.
Presenti al taglio del nastro il sindaco del Comune di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, grato per il grande risultato compiuto, il consigliere provinciale Tommaso Razzolini, che ha suggerito l’intenzione di ripensare sul piano nazionale ad un nuovo servizio per la patria, e anche l’onorevole Raffaele Baratto neo eletto alla Camera.
Con loro sul palco delle autorità non è mancato nemmeno il vicepresidente vicario dell’Associazione nazionale alpini, Giorgio Sonzogni, in rappresentanza del presidente Sebastiano Favero per testimoniare l’abbraccio delle penne nere alle istituzioni e lo sguardo attento alle nuove generazioni.
Una giornata che resterà a lungo nella memoria della frazione di San Vito, ma anche in quella di tutto il Comune valdobbiadenese. Segno tangibile di quei valori che da sempre l’alpinità trasmette alla società. Come accadrà all’adunata nazionale di Trento dall’11 al 13 maggio prossimo, sospinta dal motto “Per gli alpini non esiste l’impossibile”, teorema dimostrato ieri dal gruppo sanvitese aggiungendo: “Per noi l’impossibile è dimenticare”.
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(Fonte: Gianluca Renosto © Qdpnews.it).
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