Mariech, vandalizzato il monumento ai partigiani della “Mazzini”: è la nona volta in 15 anni, la terza negli ultimi 6

La storia insegna molto se viene studiata per evitare gli errori del passato. Un insegnamento che sembra non avere alcun effetto a Valdobbiadene: ancora una volta il monumento ai 126 caduti della brigata partigiana “Giuseppe Mazzini” è stato imbrattato alla vigilia della Festa della Liberazione.

“Si stava meglio quando si stava peggio. Avete distrutto l’Italia, infami”: è questa la scritta nera che oggi ha deturpato per la terza volta negli ultimi sei anni il manufatto che si erge a Mariech di Valdobbiadene dagli anni Ottanta.

Gli ultimi atti vandalici, tutti rimasti senza colpevoli, erano avvenuti nel 2015 (qui l’articolo) e nel 2018 (qui l’articolo).

“Ecco come i fascisti celebrano il 25 aprile… a proposito di quelli che rispettano le regole”: è questo il laconico commento dell’Anpi di Valdobbiadene

“La diversità di opinioni e di posizioni politiche ed ideologiche è legittima – ha commentato il sindaco Luciano Fregonese – ma in questo caso si tratta di un atto vandalico che non può essere giustificato”.

“Viviamo in una comunità nella quale, anche in questi mesi di difficoltà sanitaria, economica e sociale – conclude Fregonese – ci si è distinti per la capacità di sacrificio e volontà di impegnarci tutti assieme per il rispetto di chi abbiamo vicino, per la sua salute e per poter riprendere il prima possibile, in sicurezza, la vita quotidiana che eravamo soliti avere”.

Non si è fatta attendere anche la dura reazione dello storico pievigino Daniele Ceschin: “Il monumento che sorge a Mariech per ricordare i 126 caduti della brigata “Mazzini” è stato imbrattato anche quest’anno, come era già accaduto nel 2015 e nel 2018. E questa è la nona volta in 15 anni che viene deturpato”.

“Scrivete sempre infami, avete un dizionario un po’ povero – conclude Ceschin -. Dovete essere chiamati con il vostro nome: fascisti. La nostra memoria sarà la vostra pena”.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Anpi di Valdobbiadene).
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