Valdo d’Italia e d’Europa, gruppo di minoranza in consiglio comunale a Valdobbiadene, ha voluto motivare il voto favorevole espresso in merito al riconoscimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Durante l’ultimo consiglio comunale di Valdobbiadene del 9 marzo 2021, infatti, è stata fatta una dichiarazione orale per spiegare il sostegno di Valdo d’Italia e d’Europa a questa iniziativa che si lega al “Progetto Milite Ignoto -Cittadino d’Italia”, promosso dal Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare.
“La delibera esaminata in consiglio presenta una sintetica ma accurata ricostruzione storica degli avvenimenti che hanno portato alla sepoltura sull’Altare della Patria a Roma di un soldato caduto durante il primo conflitto mondiale e di cui non fu possibile il riconoscimento, soldato scelto fra tanti altri, di cui non fu possibile l’identificazione – spiegano dal gruppo di minoranza – Questa ricostruzione riveste particolare importanza, perchè la conoscenza dei fatti storici costituisce la base fondamentale dell’educazione alla cittadinanza”.
“Il Milite Ignoto è uno dei ben 650 mila soldati morti durante il primo conflitto mondiale: una guerra che, come tutte le guerre, produce nelle popolazioni effetti devastanti – proseguono – In questo caso, oltre ad aver rubato la vita di quel soldato, la guerra ha annientato anche la sua identità: quella persona non è più riconoscibile. La sofferenza di milioni di persone può dunque identificarsi in quella salma per dire ‘Basta guerre’. È tempo di prendere consapevolezza del valore della fratellanza e della pace”.
Valdo d’Italia e d’Europa ha sottolineato che per rendere possibile la pace, è opportuno riconoscere l’altro come fratello, riferendosi principalmente a quella fratellanza civica che è stata alla base della Rivoluzione Francese, rafforzata, per chi ha fede, dalla fratellanza cristiana.
“Tutti sono miei fratelli, il disabile, la persona in difficoltà, la persona che riveste ruoli di responsabilità, l’immigrato e la donna, della quale pochi giorni fa si è celebrata la festa – aggiungono dal gruppo – A tutti questi cittadini fratelli va riconosciuta identità e uguaglianza. In questo periodo di pandemia si sono rafforzati sentimenti diversi nei confronti dell’altro. Si è diffusa la paura dell’altro, come fonte di contagio o, all’opposto, l’indifferenza verso l’altro, che porta al non rispetto delle regole”.
“È ancora più necessario oggi, dunque, recuperare il valore del riconoscimento reciproco, della fratellanza – concludono da Valdo d’Italia e d’Europa – Questa delibera dà identità a chi non l’aveva più e riconosce il soldato morto come cittadino, fratello nella nostra comunità. Si chiede che la delibera, comprensiva delle dichiarazioni dei consiglieri, venga inviata alle scuole del Comune, in particolare alla scuola superiore”.
(Foto: web).
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