Dopo le serate a Valdobbiadene, Segusino e San Pietro di Barbozza, ieri sera, sabato 30 marzo, è stato presentato a Vidor il libro dello storico Luca Nardi (nella foto in alto, a sinistra) dal titolo: “Ombre e Luci, Parole e Silenzi”.
Luca Nardi, 28 anni, laureato in Scienze storiche all’Università di Padova, insegnante di lettere, collaboratore di Qdpnews.it e di altre testate, già autore di altri libri di storia locale, con questo volume, oggetto della sua tesi di laurea magistrale nel 2016, ha scelto di raccontare le dolorose vicende di Valdobbiadene e della Sinistra Piave tra il gennaio del 1944 ed il maggio del 1945, toccando un tema controverso e delicato, sul quale c’erano molte ombre e non detti, con assoluta imparzialità di cronaca, cercando di descrivere i fatti accaduti grazie alle numerose testimonianze ed ai documenti reperiti.
Il lavoro di accurate ricerche è durato per quasi due anni, durante i quali Nardi ha intervistato circa 90 persone sul periodo della Resistenza e della resa dei conti partigiana, ed in particolare i familiari delle persone uccise durante la guerra, con molte difficoltà in quanto alcuni testimoni avevano delle paure a ricordare questi fatti dei quali non si è potuto parlare per tanto tempo.
L’evento, alla sala consiliare del municipio di Vidor, è stato condotto e moderato dal corrispondente di Qdpnews.it Andrea Berton (nella foto in alto, a destra) ed è stato introdotto dall’assessore alla Cultura Nicola Zandò (nella foto in alto, al centro).
Dopo aver illustrato il contesto geopolitico, l’autore ha spiegato i tre fronti: fascisti, tedeschi e partigiani con specifici riferimenti al territorio ed approfondimenti sui protagonisti locali come i leader Marino Zanella (Amedeo) e Toni Adami.
In seguito ha parlato delle quattro atroci stragi avvenute nel Quartier del Piave nel maggio 1945: a Combai, Saccol, Miane e Segusino. Durante la serata sono state lette alcune pagine del libro che hanno fanno emozionare e commuovere il pubblico, come il racconto della vidorese Pasqua Da Riva che si è recata Segusino per riconoscere i resti dello zio ucciso.
Da autore e da insegnante Nardi ha concluso la serata spiegando il motivo che lo ha spinto a portare avanti il suo lavoro: “Delle 90 persone che ho intervistato qualche anno fa già una ventina sono venute a mancare in questo ultimo periodo. Tra qualche anno, se non rimane qualcosa di scritto che testimonia ciò che è accaduto, sarà difficile ricostruire e, soprattutto, tramandare ai giovani questi pezzi importanti di storia”.
Visto il successo ottenuto per gli argomenti trattati che richiamano curiosità ed interesse, la presentazione del libro, che ha avuto il patrocinio di molti comuni: Valdobbiadene, Segusino, Vidor, Miane, Pieve di Soligo, Farra di Soligo sarà riproposta il prossimo sabato 6 aprile all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo ed il 13 aprile all’auditorium Jean Antiga di Miane.
(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
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