Sabato 27 febbraio 2021 l’Istituto comprensivo Valdobbiadene avrà un collegamento in videoconferenza con Margherita Asta (nella foto), familiare di vittime della Mafia e referente del settore memoria di Libera per il centro-nord Italia, che combatte da anni contro le mafie raccontando la sua storia.
L’incontro rientra nel “Progetto Legalizziamoci” dell’Istituto comprensivo Valdobbiadene ed è stato organizzato con il sostegno del Comune di Vidor e dell’Associazione Libera, Coordinamento di Treviso.
Asta ha perso la madre Barbara e i due fratelli gemelli Salvatore e Giuseppe quando aveva solo dieci anni e la sua storia rappresenta una testimonianza preziosa per le nuove generazioni e per tutti gli studenti incontrati in più occasioni in varie scuole italiane.
Il 2 aprile 1985 il giudice Carlo Palermo è arrivato in Sicilia da poco più di un mese, alloggiando in una villetta isolata a pochi chilometri dalla casa della famiglia Asta.
In contrada Pizzolungo la macchina del giudice diretto al tribunale di Trapani ha davanti a sé un’utilitaria, quella di Barbara Asta che sta accompagnando i figli a scuola.
In pochi secondi si verifica un’esplosione devastante e l’auto della donna, che perde la vita insieme ai due figli, fa da scudo a quella del giudice che sopravvive all’attentato.
Quella mattina su quell’auto avrebbe dovuto esserci anche Margherita Asta ma quel giorno i suoi fratelli non volevano saperne di vestirsi e lei, per non tardare, aveva chiesto un passaggio ad un’amica. In questo modo Margherita si è salvata perché al momento della strage si trovava a scuola.
La bambina inizialmente non aveva capito cosa fosse successo e il padre Nunzio le aveva spiegato che si era trattato di un incidente.
Al ritorno dal funerale, è passata dal luogo della strage e ha visto l’enorme buca provocata dall’esplosione, la distruzione dei luoghi circostanti e una macchia rossa sul muro: in quel momento Margherita ha realizzato quello che era realmente successo.
Con il tempo la ragazza ha acquistato sempre più consapevolezza di cosa sia la Mafia, decidendo di combatterla anche attraverso la sua testimonianza.
“L’incontro con Margherita Asta rappresenterà senz’altro un momento di crescita civica importante per tutti i nostri allievi – spiega Gianpaolo Bortolini, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Valdobbiadene – I fenomeni delittuosi si combattono attraverso gli apparati dello Stato, la magistratura e le forze dell’ordine ma anche con le testimonianze di ciò che è accaduto”.
“Oltre all’incontro con gli alunni dell’Istituto comprensivo di Valdobbiadene – conclude -, ne è previsto un altro il 26 febbraio, alle ore 20.45, attraverso la diretta streaming sul sito www.valdotv.com e su tutti i canali social di Valdo Tv, aperto a tutti. Colgo l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale di Vidor che si è adoperata per far sì che questo evento si potesse realizzare e la professoressa Lina De Conti che ha curato i rapporti tra l’Istituto e il Comune”.
L’incontro di venerdì 26 febbraio sarà introdotto dal dirigente scolastico Bortolini e la serata sarà moderata da Pasquale Borsellino, direttore dell’Unità operativa complessa infanzia, adolescenza e famiglia dell’Ulss 2 Marca Trevigiana.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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