A Ceneda la cerimonia per l’85° della morte di Alessandro Tandura con il ricordo di Pagliarin, Bortolotto e Luigino Tandura. Onori a 17 giovani alpini trucidati

Ieri mercoledì 28 dicembre, nel cimitero di Ceneda, gli Alpini della Sezione e la Consulta delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma Città di Vittorio Veneto hanno invitato le Associazioni consorelle, le figure istituzionali e le autorità militari locali a partecipare alla cerimonia celebrativa nella ricorrenza dell’85° anniversario della morte di Alessandro Tandura, avvenuta a Mogadiscio il 28 dicembre 1937.

Il gesto è stato condiviso dalla folta delegazione che si è schierata di fronte alla tomba che accoglie le sue spoglie. In rappresentanza della Città di Vittorio Veneto era presente il sindaco Antonio Miatto accompagnato dal presidente della Consulta delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma Città di Vittorio Veneto Gabriele Prodromo, e dalle delegazioni di Paracadutisti e Alpini che appuntano sui propri vessilli la Medaglia d’Oro al Valor Militare di Alessandro Tandura.

Era altresì presente il Labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro Sezione di Vittorio Veneto intitolato ad Alessandro Tandura, molte altre Associazioni d’arma locali con le rispettive insegne, il Labaro dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Federazione della Marca Trevigiana e diversi cittadini convenuti per la circostanza.

Con il suono del silenzio d’ordinanza è stata onorata anche la memoria del figlio Luigino, anch’egli decorato di M.O.V.M. nella 2° Guerra Mondiale, della moglie Maddalena Petterle, decorata di M.A.V.M., della figlia Dellavittoria, decorata di Croce al Merito di Guerra, sepolti con Alessandro nella tomba di famiglia.

Il nipote Alessandro Valenti ha rappresentato idealmente tutte le Associazioni compiendo il gesto della deposizione dell’omaggio floreale. Ringraziando i presenti per la memoria resa ai propri famigliari, egli ha inoltre fatto sapere che il plotone ricognizione dell’80° Compagnia del battaglione Monte Cervino in organico al 4° Reggimento alpini paracadutisti “ranger” si identifica con il cognome “Tandura”.

Ha precisato che la componente operativa del reggimento è costituita da Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Volontari in servizio permanente o in ferma prefissata, addestrati e selezionati mediante un iter formativo della durata di circa due anni, che culmina nell’attribuzione della qualifica di “Ranger”. E il “ranger” si muove nel nome di Alessandro Tandura.

I numerosi convenuti si sono poi recati sulla tomba del Sergente Alpino Annibale Pagliarin, caduto eroicamente sul fronte Greco Albanese il 24 dicembre del 1940 e per tale ragione decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare. Anche in questo luogo, dopo aver letto la motivazione con la quale è stata concessa l’onorificenza, il suono del silenzio d’ordinanza ha coinvolto i presenti diffondendo una forte emozione.

Ricorrendo l’80° anniversario della sua morte è stata altresì onorata la memoria di Giovanni Bortolotto M.O.V.M. deceduto sul fronte del Don in Russia il 30 dicembre 1942. Bortolotto riposa nella tomba di famiglia del cimitero di Orsago.

Una sosta è stata fatta anche per rendere gli onori sulla tomba ove sono tumulate le spoglie dei 17 giovanissimi Alpini del Battaglione Cadore, 4^ Divisione Alpina “Monterosa”, trucidati dai partigiani della 5^ Brigata Garibaldina al forte Tortagna (Savona) il 27 novembre 1944. Tra di loro il vittoriese Mario Da Re, insignito di M.O.V.M. dalla Repubblica di Salò.

Prima del congedo finale, il sindaco Miatto ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, manifestando il proprio apprezzamento per l’impegno e la costanza con la quale le Associazioni d’Arma si adoperano perché non vengano dimenticate figure significative della storia locale e nazionale.

(Foto: Associazione Nazionale Alpini).
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