Accusato di violenza sessuale e stalking dalla convivente, 51enne di Vittorio Veneto alla sbarra

Prima udienza questa mattina in tribunale Treviso per un caso di presunta violenza carnale e stalking avvenuti a Vittorio Veneto la scorsa estate: a denunciare l’uomo, un 51enne, di questi reati, una donna di 34 anni, con la quale conviveva da 15 anni e da cui aveva avuto anche due figli, ovviamente ancora minori.

La donna ha denunciato il marito prima di averla violentata e tentato più volte di avere rapporti sessuali anche quando l’amore tra loro era finito, e poi di averla anche perseguitata e stalkerizzata con messaggi e minacce quando lei, che voleva la separazione, è andata via di casa tornando dai genitori con i due figli.

Ovviamente di tutt’altro tenore la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Stefano Arrigo di Vittorio Veneto, che parla dell’epilogo di un rapporto non concluso nel migliore dei modi: “Si tratta di due conviventi alla fine di un rapporto consolidato: ad un certo punto la signora dicendo che vuole separarsi denuncia delle violenze subite, almeno in due occasioni. Una tentata violenza, forse atti di libidine (per l’accusa le avrebbe strappato le mutandine e palpeggiata, ndr) a metà agosto e una consumata, un mese prima quando convivevano, ma da separati in casa. E poi quando va via di casa lui secondo l’accusa la perseguita, da cui l’imputazione di violenza sessuale e stalking, con provvedimento del Gip di stare ad almeno 100 metri dalla donna.  Provvedimento che viene rispettato dall’uomo, per cui il periodo di stalking risale dal momento in cui lei se ne va, al provvedimento”.

Ovviamente la difesa non ci sta: “Il mio cliente – sostiene l’avvocato Arrigo – non si è reso responsabile di alcuno stalking, ma ha semplicemente cercato di vedere i suoi figli, poiché la convivente glieli aveva sottratti e lui da mesi non riesce a parlare con loro”. Ieri sono stati sentiti la donna e altri cinque testimoni. L’udienza è stata quindi rinviata ad ottobre per sentire altri testi.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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