Addio a Maurizio Piccin, operaio Iveco. Il figlio: “Il suo motto era ‘Tutto a posto’, ma non dovevi toccargli la sua auto”

Maurizio Piccin
Maurizio Piccin

“Hai donato, hai amato, in un silenzio di parole ma colmo d’amore”: queste le parole scritte dai familiari sull’epigrafe del vittoriese Maurizio Piccin, venuto a mancare sabato scorso 18 febbraio all’età di 65 anni.

Una comunità in lutto, quella vittoriese e sangiacomese in particolare: in tanti hanno rivolto le condoglianze alla moglie Rosi, ai figli Sonia e Davide, ai nipoti Cesare e Mia e ai fratelli Ezio e Adriano.

Operaio all’Iveco di Vittorio Veneto, lavorò negli anni ’80 anche come carpentiere. Maurizio amava fare l’orto, andare in bicicletta e fare camminate sempre in zona: “Non gli interessava allontanarsi da casa, preferiva rimanere nella sua città” racconta il figlio Davide.

“Il suo motto era: ‘Tutto a posto’. Qualsiasi cosa gli chiedevi, se stava male o no, lui ti rispondeva così ‘Tutto ok, nessun problema'” continua Davide.

Molto legato alla famiglia, “stravedeva per i nipoti, per mia mamma, mia sorella, me e per il cane. Un buon padre, tranquillo, presente, buono e che non ha mai rotto le scatole tranne per una cosa: non dovevi chiedergli la macchina. Diceva sempre ‘Tu hai la tua, io ho la mia. Non pensarti nemmeno di prenderla’. Quando è stato ricoverato in ospedale, ha chiesto a mia sorella dove eravamo io e mia madre. Sonia gli ha risposto che eravamo in giro con la sua macchina e lui si è subito scaldato ‘Come la mia macchina?!’. Ora sto guidando la sua auto, sarà in cielo a maledirmi.

Il giorno prima di essere ricoverato, avevamo organizzato una festa a sorpresa perché festeggiava i 40 anni di matrimonio proprio quel giorno. È stata una grande emozione, una bella festa, ci siamo divertiti tanto” conclude il figlio.

Il funerale di Maurizio Piccin sarà celebrato domani mercoledì 22 febbraio alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di San Giacomo di Veglia. Dopo il rito funebre, Maurizio proseguirà per la cremazione.

La famiglia non chiede fiori ma eventuali offerte da devolvere all’associazione Terapia Multisistemica in Acqua (T.M.A) che aiuta bambini e ragazzi con autismo.

(Foto: per gentile concessione del figlio Davide).
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