Cambiare si può, basta volere e avere un po’ di coraggio per salvare la salute dei nostri figli. E’ stato il messaggio finale dei giovani imprenditori della vite e del Prosecco: “evitiamo l’uso di fitofarmaci, facciamo solo bio, ne guadagnano la vita, l’ambiente, anche la qualità dei prodotti” hanno detto Sarah Dei Tos, l’ex campione di ciclismo Marzio Bruseghin (entrambi del Consorzio #Bio) (nella foto sotto), l’enologo Maurizio Donadi fondatore di un’azienda agricola biodinamica.
Non solo, anche Terra Fertile che ha in gestione il Brolo di San Giacomo, l’appezzamento comunale dietro il monastero, darà vita al progetto del vigneto “biosociale” con l’impianto esclusivo di vitigni resistenti, che in pratica eliminano naturalmente insetti e parassiti della vite, escludendo quella che è la lotta fitosanitaria sia pure condotta con principi attivi sicuramente rispettosi dell’ambiente. E’ la sintesi dell’incontro “E_viti_Amo – Per una viticoltura che rispetti la vita” organizzato al nuovo Palafenderl di Vittorio Veneto – presenti tre candidati sindaci su 4 (Michele Toffoli aveva un impegno precedente) e buona parte dell’amministrazione e consiglieri comunali, e soprattutto il consigliere regionale ambientalista del Pd Andrea Zanoni.
Era questo il titolo scelto dai genitori della Scuola dell’Infanzia di San Giacomo per il convegno “Un titolo evocativo, così come la vignetta che lo accompagna sulla locandina, creata da un fumettista vittoriese. Il nostro intento era duplice – spiegano i genitori –. Da un lato abbiamo invitato come relatrice la dottoressa Patrizia Gentilini, medico oncologo ed ematologo membro di Isde Italia, attiva da anni nelle problematiche ambientali. Dall’altro abbiamo voluto mostrare come sia possibile conciliare il profitto con la biodiversità e la tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente”.
Obiettivo centrato. Anche se per la verità l’introduzione dell’oncologa Patrizia Gentilini illustrando con dati medici i rischi per la salute collegati all’utilizzo di sostanze chimiche, fitofarmaci e pesticidi per la coltivazione delle viti, ha creato un po’ di apprensione. L’aumento delle cause tumorali anche tra giovanissimi, dovute all’ambiente malsano e inquinato da queste sostanze è effettivamente preoccupante.
Ma a dare il barlume di speranza e la convinzione che non tutto quello che mangiamo o respiriamo fa male è arrivato proprio nel finale dai moderni viticoltori e produttori di vino, sull’esempio di numerose coltivazioni biologiche in orti e frutteti che stanno prendendo sempre più piede. Nel convegno infine sono stati affrontati gli aspetti giuridici della questione, grazie ad Elena Mitzman, avvocato amministrativista che ha illustrato a grandi linee la normativa europea ed italiana in materia, e quella regionale che non si discosta molto.
Il convegno aveva il patrocinio del Comune di Vittorio Veneto dell’Associazione Medici per l’Ambiente, oltre al sostegno di molte associazioni nazionali ed internazionali attive nel mondo del biologico e naturale, quali Navdanya International, FederBio, Vinnatur, Amica Terra Onlus, Legambiente del Vittoriese, Terra Fertile e Terra Chiama.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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