“L’apprendistato duale, didattica esperienziale per la vita attiva” è stato il tema del convegno, organizzato dall’IIS Città della Vittoria di Vittorio Veneto, ieri lunedì nell’Aula civica del Museo della Battaglia. Il polo tecnico economico del vittoriese, a due anni dall’inizio dell’esperienza dell’apprendistato, ha dedicato una mattinata di studio a questa nuova modalità di ottenimento del diploma di Stato quinquennale per gli studenti dell’Istruzione professionale (Ipsia).
L’apprendistato duale di 1° livello ha fatto trascorrere agli studenti, delle 33 settimane di scuola, 11 in azienda sulla base di un vero e proprio contratto di lavoro. Un percorso di istruzione, diventato strutturale all’Offerta formativa del Città della Vittoria. Un progetto nato per ridurre la percentuale di abbandono scolastico e per innalzare il livello di inclusione scolastica, ma anche per allestire un’occasione significativa di crescita personale e professionale, che permette allo studente, ormai in prossimità di concludere gli studi superiori, di comprendere quale possa essere la sua dimensione di vita.
“Il ragazzo di quarta e quinta superiore, che si forma sui banchi e nei laboratori scolastici e che vive l’esperienza del contesto lavorativo vero e proprio, cresce certamente nell’ambito delle conoscenze e delle competenze professionali, ma assume anche una ‘visione’ più consapevole del proprio progetto di vita” ha spiegato la dirigente scolastica dell’Istituto Città della Vittoria, Susanna Picchi.
Nel percorso in azienda gli studenti sono stati seguiti singolarmente da un tutor aziendale e da uno scolastico per una formazione a 360° fra banchi ed esperienza in impresa. Sostengono concretamente questo progetto Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Confindustria Veneto Est, Anpal Servizi Veneto e Banca Prealpi SanBiagio.
“Questo è un progetto di altissima qualità che porta una delle nostre scuole superiori a un livello molto alto nel quadro delle scuole della nostra Regione e fuori dal Veneto – ha detto l’assessore vittoriese alle Politiche scolastiche, Antonella Caldart -. Un progetto molto concreto perché mette in linea i bisogni dei ragazzi di oggi, diversi da quelli di tanti anni fa, dal conoscere le aziende, all’attivare concretamente ciò che a scuola hanno teoricamente appreso. D’altra parte rispondono a un bisogno delle aziende: avere sempre nuovi operatori tecnicamente e culturalmente preparati. Il concetto del lavoro oggi vede in modo indissolubile legati sia la pratica che la cultura del lavoro. Quello di oggi è un grandissimo passo avanti verso questa nuova concezione del lavoro e della società in cui viviamo”.
“Oggi abbiamo portato le conclusioni di questo percorso biennale – ha detto la dirigente scolastica Picchi -. Stiamo lavorando per dare qualità al percorso e la qualità si ottiene attraverso il dialogo stretto con le aziende e il continuo feedback. Un lavoro circolare: cambiare un pochino i programmi scolastici e cosa fare nelle aziende per ottenere una migliore qualità del percorso”.
“Oggi abbiamo concluso il primo corso di apprendistato duale – ha affermato la dirigente dell’Ufficio scolastico di Treviso Barbara Sardella –. Un’ottima esperienza, una prova su come possono interagire il mondo del lavoro e quello della scuola. In questi giorni si è parlato di calo demografico, di una popolazione che sempre più invecchia e c’è meno forza lavoro giovane a disposizione per il nostro mondo produttivo. È necessario che i nostri ragazzi siano tutti orientati verso il successo formativo che poi si rifletterà nella vita. L’apprendistato duale è un modo per riuscire a evitare l’insuccesso scolastico e per non perdere nessuna risorsa che potrebbe impoverire il nostro tessuto produttivo e sociale”.
“Continuo a monitorare le trasformazioni nei mercati del lavoro e, in questo àmbito, considero l’esperienza dell’Istituto Città della Vittoria un modello che deve essere diffuso – ha detto Maurizio Sacconi, ex ministro della salute, del lavoro e delle politiche sociali -. Un modello che può ulteriormente evolversi verso la personalizzazione dei percorsi educativi e formativi, che integrano l’apprendimento teorico – pratico ma che via via può contemporaneamente proporsi a tutto il territorio internazionale. Una buona pratica che potrebbe far incontrare tante scuole e imprese, formando integralmente le persone e facendo così crescere i singoli lavoratori e le aziende”.
“Banca Prealpi SanBiagio partecipa a questo progetto perché, nelle proprie finalità, ha i punti cardine di questa iniziativa: la cura delle relazioni, la realizzazione delle proprie aspirazioni e attitudini, il miglioramento di se stessi e così dell’intero territorio – ha aggiunto il vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio, Flavio Salvador -. Non è solo questa una delle iniziative che sosteniamo, ce ne sono molte altre. L’impegno nostro verso il territorio e le sue forze continuerà”.
“Abbiamo presentato un progetto sull’apprendistato duale – ha spiegato il presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Oscar Bernardi -. Un termine in voga in questo momento ma riteniamo che sia essenziale capire e dare la possibilità ai nostri giovani di essere informati su come funzioni questo grande elemento. Oggi la vicinanza del mondo della scuola con quello del lavoro è estremamente importante: bisogna creare delle competenze adeguate rispetto a quello che ci chiede oggi il mercato, sui giovani, i quali riusciranno a dare la possibilità alle nostre aziende di sopravvivere in questo periodo, vista la scarsità di manodopera. Non è facile, c’è un problema di orientamento già dalle scuole medie, però ritengo che questo sia l’unico strumento che dia la possibilità a questi giovani di essere protagonisti in un prossimo futuro”.
Nell’occasione è stato consegnato a Elettromeccanica Braido il premio nazionale eccellenza duale per l’esperienza di apprendistato in corso con lo studente Simone Moret del Città della Vittoria. “Si tratta – ha spiegato Bernardi – di un ambìto riconoscimento, coordinato dalla Camera di Commercio italo-germanica grazie al supporto del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca tedesco (BMBF) e del German Office for International Cooperation in Vocational Education and Training (GOVET), che premia l’impegno comune dei due Paesi per valorizzare e diffondere le buone prassi di formazione teorica e pratica in azienda, fondamentale per affrontare i problemi della disoccupazione giovanile, della carenza di personale qualificato denunciata dalle imprese, delle transizioni green e digitale che richiedono nuove competenze”.
“Ribadiamo la linea comune della scuola e delle aziende per quanto riguarda l’apprendistato duale – ha aggiunto il referente di Confindustria Veneto Est, Massimo Granzotto -. Uno strumento che per noi aziende è importantissimo. Dobbiamo trovare la forza, tra istituzioni scolastiche e mondo delle imprese, di fare una sinergia in modo da dare opportunità a questi ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro”.
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