La sede dell’Istituto superiore “Città della Vittoria”, in via Vittorio Emanuele II, è un cantiere aperto. Le ruspe sono arrivate nella storica sede dell’Ipsia, frequentata da generazioni di studenti vittoriesi e non solo e ora destinata ad essere demolita e ricostruita, come più volte annunciato dalla Provincia di Treviso (titolare delle scuole superiori della città) e dal Comune.
Poco dopo l’Epifania arrivò l’annuncio, da parte del Sant’Artemio, che i lavori di costruzione della nuova sede, in sostituzione degli edifici esistenti, erano stati affidati all’impresa opitergina Setten Genesio Spa.
L’intervento prevede nella prima fase la demolizione dell’attuale struttura, e in seguito l’edificazione di una scuola NZEB ( Nearly Zero Energy Building), completamente eco-sostenibile, per un valore complessivo di 11.783.682,72 euro. L’importo comprende 9 milioni di euro da contributi del piano “Next Generation EU”, 1.750.000 euro da conto termico e 1.033.682,72 da fondi della Provincia.
Il cantiere partito nelle prime settimane del 2023, che sta suscitando la curiosità di residenti e passanti mentre le lezioni degli studenti sono in corso nella sede provvisoria del Seminario vescovile di Ceneda, è quello – spiega la cartellonistica – delle “opere propedeutiche alla separazione dell’immobile “Officine” dagli edifici da demolire”.
L’importo delle sole opere propedeutiche ammonta a poco più di 160 mila euro. Anche alcuni alberi di rilevanti dimensioni sono stati abbattuti e nei giorni scorsi giacevano, già segati, all’interno del cortile scolastico, in parte oscurato alla visuale esterna da pannelli blu.
La fine dei lavori – ha annunciato il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon – è prevista nel 2025.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it