Caritas Vittorio Veneto, cambiano le priorità negli aiuti ai rifugiati: “Stop a viveri, medicine e altri beni materiali. Servono stanze e offerte economiche”

Una lettera firmata dal direttore don Andrea Forest indirizzata alle comunità parrocchiali e a “quanti desiderano offrire un aiuto per i rifugiati ucraini” per illustrare quali sono le nuove esigenze degli aiuti per le popolazioni in fuga dalla loro terra, devastata dalla guerra con la Russia.

Porta la data di oggi, martedì, la lettera con cui don Forest premette anzitutto che “la grande generosità dimostrata in varie forme in questi giorni da parte di moltissime persone ci commuove. La solidarietà che viene continuamente espressa è il segno evidente dei valori profondamente umani che ci caratterizzano e si rafforzano di fronte al dolore di quanti fuggono dalla morte, dalla guerra, dall’ingiustizia, spesso costretti a lasciare familiari e amici”.

Ora però alla Caritas, organismo pastorale della Diocesi, “sembra necessario fare il punto della situazione circa gli aiuti che stiamo dando a queste persone e a quelle rimaste in Ucraina, per meglio orientare gli aiuti che possono ancora giungere. La raccolta di medicinali, di alimenti e di altro materiale utile è stata molto abbondante, tenuto conto anche delle ulteriori iniziative di approvvigionamento programmate per questa settimana. Mentre, allo stesso tempo, cresce la richiesta di aiuti e di accoglienza da parte di quanti scappano dall’Ucraina”.

Le nuove richieste della Caritas vittoriese sono dunque le seguenti tre: “Sospendere la raccolta di medicinali, viveri, coperte, pannolini e qualsiasi altro bene materiale (completando tuttavia le raccolte già programmate in questa settimana), fino a nuova richiesta. Continuare a segnalare locali da mettere a disposizione per l’accoglienza dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, il cui flusso è in costante crescita. In particolare, si invita ad offrire appartamenti o stanze indipendenti in cui poter favorire una certa privacy, considerando che l’accoglienza durerà per diversi mesi. Continuare a sostenere con la raccolta di offerte le attività di Caritas italiana e di Caritas diocesana”.

Nello specifico, con le offerte si finanziano i progetti di Caritas italiana in territorio ucraino, a sostegno delle popolazioni sfollate e le spese per l’accoglienza dei rifugiati ucraini nella nostra diocesi, sostenendo le utenze dei locali dove sono ospitati, i trasporti e gli eventuali servizi integrativi. “In tal modo – conclude don Forest – pur non avendo spazi da mettere a disposizione, tutti possono sentirsi parte della medesima azione di solidarietà e di aiuto”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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