Controllo di vicinato e videosorveglianza: nel 2022 Vittorio Veneto punta sulla sicurezza. Miatto: “Progetti rallentati dalla pandemia”

Controllo di vicinato in fase di partenza a Vittorio Veneto. “Per far decollare i primi gruppi, basta solo che il comandante della polizia locale tenga la serata di formazione per i responsabili dei gruppi e poi un incontro finale, gruppo per gruppo. Purtroppo la pandemia ci ha rallentati” fa il punto il sindaco Antonio Miatto.

Ai gruppi già noti e formatisi nei mesi scorsi in Val dei Fiori, a Cozzuolo e in Val Lapisina se ne aggiungeranno presto degli altri. “Si sta creando un nuovo gruppo nella zona di Santi Pietro e Paolo – rende noto il sindaco -. Speriamo ora di poter procedere con gli incontri, quindi di partire. In capo al Comune la posa della tabellazione che indica che nella zona è attivo il controllo di vicinato. Se c’era la possibilità nei mesi scorsi di fare raduni di popolo, saremmo già partiti“.

Il progetto del controllo di vicinato dovrebbe prendere ufficialmente vita e avvio nel corso del 2022. E sempre nel corso del prossimo anno l’amministrazione comunale ha annunciato investimenti per 400mila euro sul sistema di videosorveglianza.

In arrivo 42 telecamere di moderna generazione e 21 varchi lettura-targhe, un progetto che vedrà coinvolti anche i Comuni di Tarzo e di Revine Lago con cui Vittorio Veneto da anni ha associato il servizio di polizia locale. Oltre alle telecamere verrà potenziata la rete di trasmissione dati utilizzando una fibra ultraveloce.

“Abbiamo attualmente telecamere che non solo non sono in grado di leggere la targa dei mezzi, ma all’imbrunire non si riesce nemmeno a capire di che tipo di macchina si tratti – spiega l’assessore Ennio Antiga -. Con le nuove telecamere potremo avere una risoluzione a colori di giorno e di notte, che ci permetterà di vedere anche i particolari”.

(Foto: web).
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