Vittorio Veneto, dibattito vivace al Dante tra i candidati sindaco: contestazione silenziosa con Miatto sotto tiro

Hanno voluto mettere un po’ di pepe al dibattito, e sono riusciti nel loro intento di farsi notare con il messaggio diretto soprattutto al candidato sindaco Antonio Miatto per la presenza nelle sue liste di candidati legati al mondo della estrema destra cittadina, per i quali peraltro in più occasioni Miatto ha dato le proprie spiegazioni: otto persone, per la maggior parte giovani e molto probabilmente legati all’area di estrema sinistra, e  comunque chiaramente antifascisti, all’avvio del dibattito tenutosi ieri sera tra i candidati a sindaco al teatro Dante, si sono alzati in piedi esponendo dei fogli con stampato “il fascismo non è un’opinione ma è reato” e altri messaggi dello stesso tenore.

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Al rumoreggiare degli altri presenti, a cui disturbavano la visuale, alcuni hanno limitato poi la loro azione ad esporre i cartelli solo quando toccava a Miatto parlare, altri si sono piazzati in modo da non interferire con il pubblico ma rimanendo immobili nel loro silenzioso flash mob che ha comunque raccolto commenti negativi, per l’azione di disturbo provocata soprattutto al candidato di Lega, Forza Italia e civiche a lui vicine.

C’è da dire che Antonio Miatto dopo un primo momento di smarrimento, e dispiacere, ha ritrovato il filo, partecipando normalmente al dibattito e rispondendo alle domande senza essere influenzato dalla presenza dei contestatori.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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