“A più di due anni e mezzo dall’acquisto dell’area ex Carnielli da parte del gruppo Alì e dopo due anni dalla presentazione del primo master plan, nulla si sa né sulla bonifica ambientale né sulla riqualificazione dell’area” denuncia la consigliere comunale Mirella Balliana (Rinascita Civica). E proprio per non abbassare i riflettori su quest’area, le minoranze hanno chiesto ed ottenuto per giovedì 10 febbraio la convocazione congiunta delle commissione consiliari ex Carnielli e urbanistica, la prima presieduta dal sindaco Antonio Miatto e deputata a controllare il procedimento di bonifica del sito di via Dante, la seconda presieduta dal consigliere Maurizio Gomiero.
“Auspichiamo che in commissione si possa sapere quali sono le ragioni che stanno tenendo al palo l’avvio di qualsiasi intervento, a cominciare da quello preliminare della caratterizzazione del terreno, tappa fondamentale per impostare il progetto di bonifica, la cui durata è stimata in 12/14 mesi – afferma Balliana -. Riteniamo improcrastinabile l’avvio della bonifica del cromo esavalente, ricordando che l’ultima indagine eseguita nel 2017 registrava valori ben oltre i limiti di legge. Mentre continua a destare preoccupazione, soprattutto tra i molti residenti nelle aree adiacenti, lo stato visibilmente compromesso e in parte danneggiato dell’estesa copertura in eternit, nonostante l’ultima perizia di parte evidenziasse uno discreto stato di conservazione delle coperture“.
In commissione Balliana chiederà al sindaco di spiegare anche ai cittadini “le ragioni di questo inspiegabile e non più tollerabile impasse”.
“Siamo ancora fermi – replica il sindaco Antonio Miatto -, però la palla ce l’hanno in mano i proprietari che sanno che devono fare la bonifica prima di qualsiasi intervento. La bonifica è iniziata e secondo quanto a suo tempo dichiarato avrebbe sì dovuto concludersi entro dicembre 2020“.
Quanto alla progettazione per l’area, il sindaco aggiunge: “Alì ha definito dal punto di vista descrittivo, con un primo progetto di massima, cosa intende fare, ma nulla ancora di ufficiale e di definitivo: un progetto vero e proprio dobbiamo ancora vederlo. Li abbiamo lasciati liberi di fare la loro progettazione: è sufficiente sia rispettosa delle nostre norme urbanistiche e stiamo in trepida attesa che si muovano, perché anche a noi preme soprattutto la bonifica“.
Quanto alla commissione conclude: “Di fatto non ha mai avuto un’utilità pratica – afferma Miatto -. Oggi abbiamo a disposizione ancora quegli stessi pozzi per fare i prelievi. Secondo me andare a spendere soldi per avere numeri forse uguali o forse diversi senza avere la possibilità di intervenire non ha senso. Ci affideremo piuttosto alla nuova visione che Alì ha portato, cioè realizzare numerosi nuovi pozzi per analizzare e capire la distribuzione effettiva del problema e prendere quindi le necessarie decisioni”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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