Firme doppie sulle liste a Vittorio Veneto. Miatto: “Non solo Fratelli d’Italia, ma chi ha approfittato ne risponderà”

Le firme doppie sulle liste, il problema non riguarderebbe solo la lista di Fratelli d’Italia, ma anche altre liste e gli altri candidati: ne è sicuro il candidato sindaco di Lega e Centro destra Antonio Miatto, che non ha comunque gradito per nulla l’inghippo sorto per parte della sua squadra a ridosso della presentazione di sabato scorso. “Ne so poco di questa vicenda, quello che è stato scritto: di fronte a cose del genere si resta basiti. A mente fredda attribuisco l’assoluta buona fede a chi ha firmato su questo non c’è dubbio, i firmatari non hanno fatto nulla di male, anzi sono da ringraziare per la disponibilità. Piuttosto se qualcuno ha approfittato di questa disponibilità per usufruire delle firme in modo non conforme ne dovrà rispondere”.

Ipotesi ce ne sono ma bisogna attendere gli sviluppi e che dirà la Prefettura. E c’è il problema di chi ha presentato prima o dopo le liste con le firme, perché stando alla norma il doppione sarebbe attribuito a chi arriva dopo. Ma tant’è, è tutto ancora da dimostrare.

Cosa vi aspettate? “In questa fase il chiarimento dovranno darlo i responsabili, anche perchè, per quanto ne so, firme doppie ne risulterebbero un po’ in tutte le liste, non solo sulle nostre. Io credo che i candidati che si ritrovano ad avere le firme di sostegno delle liste doppie (e che verranno cancellate) non avranno comunque problemi, perché in genere se ne raccolgono una buona parte in più di quelle che servono. Però devo dire che in questa fase moralmente Toni Miatto e i candidati rispondono per sé, per la propria moralità, di fronte agli elettori, è il sindaco in genere che è chiamato a rispondere per tutti. Se qualcuno che ci appoggia non dovesse essere limpido nel comportamento risponderà e sarà oggetto ovviamente di valutazione futura da parte della squadra”.

Comunque ancora tutto è coperto da segreto: “Numeri esatti e quanti siano non si sa, l’ufficio elettorale non ci ha detto nulla. Se verrà accertato un comportamento fraudolento, chi lo ha fatto, sarà chiamato a risponderne, anche a fronte di chi è stata estorta la firma, magari per finalità diverse. Chi materialmente ha firmato inconsapevolmente, ribadisco che era di certo in buona fede”.

Resta il fatto che sull’argomento sono critici Rinascita Civica e Partecipare Vittorio: “Abbiamo scelto di intraprendere: un processo lungo, faticoso, partecipato, attraverso lunghe riunioni per definire programmi e candidature. Altri progetti, invece, mirano ad appiccicare, in modo un po’ raffazzonato, liste con sensibilità diverse, a volte opposte, a volte senza neppure discutere previamente, chissà magari senza conoscersi sino in fondo. Una di queste coalizioni, quella a sostegno di Antonio Miatto, ha pagato questo modo di procedere. Scopriamo ora che Gianantonio Da Re, capolista della lista della Lega, accusa apertamente la lista alleata, quella di Fratelli d’Italia, di aver commesso pesanti irregolarità nella raccolta delle firme per presentarsi alle elezioni pur  di raccattare qualche voto in più. La stessa coalizione di Miatto ha inoltre proceduto ad includere personaggi organici o vicinissimi a Casapound, organizzazione dalle più che dubbie credenziali democratiche”.

Per le liste di Alessandro De Bastiani “Rimane comunque un fatto gravissimo, e come Rinascita Civica e Partecipare Vittorio ci rammarichiamo di questo sdoganamento a beneficio di personaggi appartenenti ad organizzazioni estremiste ed antidemocratiche. Le ammucchiate, tanto più quelle che includono personaggi vicini all’estremismo, sono nocive alla Città”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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