Grande successo per la prima edizione del Chamber Music Fest, oggi l’ultimo appuntamento. Opalio: “In questi luoghi si respira pura magia”

Un nuovo festival dedicato alla musica da camera, il Vittorio Veneto Chamber Music Fest, che ha visto un’assidua partecipazione da parte dei cittadini. Iniziata giovedì 15 e sostenuta da Banca Prealpi San Biagio e dal Lions Club, la rassegna ha portato grandi artisti internazionali ad esibirsi in alcune delle più suggestive location del territorio vittoriese: il Teatro da Ponte, il Chiostro dei Carmelitani e il Santuario di Santa Augusta.

Un successo che, al di là del brutto tempo di sabato, ha portato una grande soddisfazione agli organizzatori e al Comune di Vittorio Veneto.

“Sta andando inaspettatamente molto bene questa prima edizione – afferma la direttrice artistica Chiara Opalio -. Sto riscoprendo una Vittorio Veneto molto appassionata, molto entusiasta e curiosa almeno quanto me di scoprire questo nuovo Festival. Il concerto d’anteprima al Chiostro dei Carmelitani giovedì, il concerto di apertura venerdì e l’evento speciale di sabato al Santuario di Santa Augusta che, nonostante la pioggia, ha visto la partecipazione di una trentina di persone, è una cosa bellissima e inaspettata. Tanta gente sta venendo, si sta incuriosendo e quindi sono molto soddisfatta”.

“Abbiamo scelto il Teatro Lorenzo Da Ponte – prosegue -perché è il teatro di Vittorio Veneto, il nostro culto, il nostro posto migliore per fare musica. E il Chiostro dei Carmelitani e il Santuario di Santa Augusta perché ho voluto dare la possibilità, soprattutto agli artisti internazionali che hanno vissuto da tutte le parti del mondo, di farli ispirare da questi posti magici, caratterizzati dalla loro spiritualità, pace e storia. In questi luoghi si respira pura magia e quindi ho voluto fare questi primi tentativi per vedere come gli artisti e la gente rispondono. Io poi ho un particolare rapporto con il Santuario perché mi ricorda la mia infanzia, ci andavo sempre con il mio papà che purtroppo non c’è più, quindi emotivamente per me è molto importante mantenere questa tradizione di andare a Santa Augusta. Vedere tutti i miei colleghi, gli artisti che suonavano lì, mi ha riempito il cuore”.

“Gli artisti sono rimasti incantati dai luoghi – continua la direttrice -. Quando siamo arrivati ed ovviamente il pubblico doveva ancora arrivare, non sapendo nemmeno se con il brutto tempo sarebbe arrivato qualcuno, gli artisti si sono messi subito a suonare. È stato bellissimo, si sentivano nel loro mondo. Piano piano la gente arrivava e loro nemmeno se ne rendevano conto perché è veramente una cosa che riempie noi in primis, ci arricchisce la mente, il cuore. Essendo musicisti, è questa la cosa più importante. Io non sapevo nemmeno il programma, ho lasciato libera scelta, ho detto loro: ‘Lasciatevi ispirare dal luogo, dal momento, dal fascino, dalla spiritualità. Lasciatevi andare e fate quello che vi sentite di fare’. Sono talmente bravi ed incredibili che lo possono fare, tre minuti prima di andare a suonare davanti al pubblico, possono decidere cosa suonare anche insieme. C’è intesa tra di loro, armonia, ed è stato bellissimo, una sorpresa”.

Faremo sicuramente una prossima edizione – aggiunge Opalio -. Per tutti noi questo Festival deve essere una scoperta, un modo per entrare con le punte dei piedi nel mondo della musica da camera, d’insieme, del Festival: tanti concerti con molti artisti internazionali. Deve essere un assaggio, questo, per capire se veramente è una cosa che può portare del bene a Vittorio Veneto, quanto io penso che possa portare, per poi continuare dando questo appuntamento fisso ai vittoriesi e non solo. Mi piacerebbe che diventasse una ricorrenza, che la gente dica, con entusiasmo: ‘Quando andiamo a sentire il concerto?’. Dopo questi tre eventi posso affermare, avendo visto l’affluenza e l’entusiasmo dei cittadini, che continueremo”.

“Ringrazio il Comune di Vittorio Veneto per la possibilità che ci ha dato – conclude Opalio – in primis l’assessore Antonella Uliana che è stata il nostro supporto dall’inizio. Tutti hanno contribuito, privati e pubblici, alla partenza di questo Festival che è la cosa più difficile, quindi li ringrazio molto. In tantissimi hanno creduto al progetto e io da vittoriese sono stupita, felice e ancora un po’ incredula perché una cosa è sapere che la gente ti vuole bene, un’altra è vederlo, vedere i fatti. È un sogno che si avvera”.

“Questo festival sta dando soddisfazione – dice l’assessore Uliana -. Il concerto d’apertura venerdì è stato straordinario, musicisti internazionali bravissimi con un entroterra culturale e una carriera importante. Una sorpresa il concerto d’anteprima alla chiesa di San Giovanni Battista perché non ci aspettavamo così tanta affluenza, abbiamo dovuto persino mettere altre sedie e panche. Sabato a Santa Augusta, con la pioggia che c’era, pensavamo di sospendere ma i musicisti hanno voluto suonare lo stesso e c’è stata gente che è salita al Santuario con la pioggia per andare ad ascoltarli. Un concerto di una magia notevole. Io credo che Vittorio Veneto si sia arricchita di un evento musicale, appena nato, che sta muovendo i primi passi e che, con questi presupposti, potrà sicuramente avere degli sbocchi e un percorso lungo in città”.

L’ultimo appuntamento è in programma oggi, domenica 18 settembre alle ore 17, al Teatro Da Ponte, in via Martiri della Libertà a Serravalle. Un concerto di chiusura con le sinfonie di “L. Van Beethoven: Variazioni WoO 73 in si bemolle maggiore per pianoforte solo, su tema dell’aria ‘La stessa La stessissima’ dall’opera di A. Salieri” con Chiara Opalio al piano; “F. J. Haydn: Trio in sol maggiore per pianoforte e archi ‘Gypsy'” con Dominic Chamot al piano, Samuel Jiménez Collazos al violino e Martin Egidi al cello; “J. Brahms: Sonata in La maggiore per violino e pianoforte op. 100” con Eoin Ducrot al violino e Chiara Opalio al piano.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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