Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (nelle foto), ha voluto riservare questa mattina dei fuori programma graditi alla popolazione.
Se al teatro Da Ponte la platea era riservata a personalità politiche, istituzionali, associazioni e stampa, ed è stata notata la mancanza per motivi tecnici di un maxi schermo in piazza del Popolo e piazza Minucci, i due punti clou della manifestazione della Liberazione, il Capo dello Stato non si è fatto mancare il bagno di folla accolto da autentiche ovazioni di apprezzamento dei vittoriesi, decine di migliaia, che si sono riversati tra piazza del Popolo e le vie attigue decisamente sold out, e il percorso, soprattutto nel tratto finale tra i portici di via Martiri della Libertà.
Dopo la parte ufficiale delle celebrazioni, Mattarella prima di salire sull’auto presidenziale ha voluto percorrere a piedi un tratto di via Martiri fino alla Torre dell’Orologio, salutando da una parte all’altra delle transenne la gente e i cittadini che volevano un cenno di saluto o solo di poter stringere o toccare la mano del Presidente.
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Lo stesso in piazza del Popolo, dopo il suggestivo alzabandiera e l’Onore ai Caduti: nemmeno qui si è negato all’abbraccio della gente soffermandosi qualche minuto prima di salire in auto alla volta del Teatro Da Ponte.
Qui il presidente ha assistito davvero interessato ai saluti del sindaco, della storica Giulia Albanese ma soprattutto alla toccante testimonianza emozionante della vittoriese Francesca Meneghin, che dopo aver ricordati vittoriesi e trevigiani simbolo della Resistenza, lo ha pregato: “Si insegni nelle scuole la Resistenza, senza le donne sarebbe stata molto più lunga e ci sarebbero stati molti morti in più. Parlare poco di questa guerra di Resistenza è stato un errore, non parlarne in questo periodo sta diventando un errore, facciamolo presto, contrariamente e lo osserviamo già, sarà troppo tardi”.
E il secondo fuori programma a Ceneda, dove i cittadini non si sono fatti sorprendere: a centinaia hanno atteso il presidente in piazza Giovanni Paolo I dove il corteo presidenziale si è diretto per la breve visita al Museo della Battaglia. L’amministrazione ci contava, e tutti sono stati accontentati.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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