I residenti di via Oberdan sul piede di guerra, lettera-segnalazione al Prefetto: “Si torni alla vecchia viabilità”

Via Oberdan, non va proprio giù la nuova viabilità e ora i residenti della via, ovvero anche dei condomini vicini, Boschetto, Oberdan, Tiziano, Villa Marinotti, La Ghianda, Elle 2 dopo la raccolta firme inviano un appello al Prefetto, Sindaco, Questura, Comando dei carabinieri e Comando dei Vigili del fuoco.

Dopo circa due mesi di “sperimentazione” della nuova viabilità lungo tale strada che prima era a destinazione in prevalenza residenziale, era ad unico senso di marcia, dotata di marciapiede, pista ciclabile e parcheggi liberi lungo il lato destro e servita da una fermata dell’autobus, le modifiche hanno comportato una serie di disagi e criticità“.

Esordisce così l’esposto-segnalazione in cui si evidenziano le problematiche emerse sotto il profilo della sicurezza e determinate dal peggioramento della circolazione veicolare, pedonale, ciclabile, della visibilità e, quindi, in generale, della sicurezza stradale che risulterebbe compromessa.

In sintesi, vengono evidenziati una dozzina di punti dolenti, chiedendo alla fine di ripristinare tutte entro il 30 novembre, prima del periodo natalizio.

Tra questi: si va dalla privazione del marciapiede dopo lo spazio di transito per pedoni e le biciclette è divenuto irrisorio con riduzione della visibilità e pericolo per le persone anziane al fatto che siano stati completamente eliminati spazi alla sosta dei veicoli necessari ai servizi di soccorso, al disagio abitativo dovuto all’impedimento della sosta breve, per le attività giornaliere di carico e scarico dalle auto/corrieri nonché all’impossibilità per i mezzi d’opera di svolgere opere di manutenzioni ai condomini.

Sotto accusa anche le modalità costruttive, la procedura di omologazione e i criteri di installazione dei dispositivi di separazione delle carreggiate. Inoltre “le barriere metalliche posate costituiscono rischio per l’incolumità fisica e per l’incolumità del cittadino ci sono problemi creati anche dalla mancata ottemperanza delle fasce di rispetto ed aree di visibilità nei centri abitati relativi a tutti gli accessi carrai presenti nella via. E tutta una ulteriore serie di situazioni, dall’incremento dell’inquinamento acustico alla carenza di studi in cui si sia fatto ricorso “ad adeguati sistemi tecnologici, su base informatica di analisi, regolamentazione e controllo del traffico, nonché di verifica delle ipotesi realizzate, al fine di giustificare la sperimentazione in atto, al deprezzamento del valore commerciale delle unità abitative”.

“Per questo – conclude la lunga lettera-segnalazione – riteniamo che sia necessario un ritorno alla precedente situazione del senso unico con parcheggi lato strada e pista ciclabile entro il 30 novembre 2020, al fine di non aggravare ulteriormente la situazione abitativa dei residenti e delle attività commerciali di vicinato e al fine, sopra ogni cosa, di garantire il livello di sicurezza ed incolumità del cittadino“. Lunedì intanto ne se parlerà ancora in consiglio comunale, dove si sono ben due interrogazioni delle minoranze.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati