Il fatto che sia ancora in vendita la storica abitazione vittoriese di Lorenzo Da Ponte, librettista di opere come “Don Giovanni”, “Così fan tutte” e “Le nozze di Figaro” di Mozart, ha smosso i vertici della cultura italiana. Il rischio, infatti, è che questo importante sito di Vittorio Veneto non sia valorizzato nel modo migliore, considerando l’importanza della figura di Da Ponte.
Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, infatti, ha raccolto il lamento del maestro Riccardo Muti che, in merito a Da Ponte, ha sottolineato che si tratta di “uno scrittore e poeta che dovrebbe essere studiato al liceo”.
“La casa di Lorenzo da Ponte – commenta Sgarbi – impone un’attenzione da parte del ministero con un vincolo storico relazionale o l’acquisto diretto o in prelazione. So che il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano vagheggia da un anno l’acquisto di Villa Verdi e teme che le mie proposte sbanchino le casse del ministero della Cultura, ma mentre 24 milioni per Villa Verdi sono fuori stima, 132 mila euro per la casa del celebre librettista non sono certo uno spreco”.
“In ogni caso – conclude -, avendomi Muti segnalato la vicenda, mi muoverò per trovare una fondazione bancaria attenta alla musica che, in nome del binomio Da Ponte/Mozart, acquisti l’edificio”.
“Spero che questa vicenda – commenta Antonella Uliana, assessore alla cultura della Città di Vittorio Veneto – possa accendere una nuova luce su quello che è un problema che ci eravamo già posti. In passato, infatti, avevamo in mano un progetto per la realizzazione di una fondazione. Ringrazio il maestro Muti per il suo interessamento e per la sensibilità che ha dimostrato nei confronti della nostra città. L’ho invitato a Vittorio Veneto perché potrà darci una mano a capire quale strada percorrere per valorizzare al meglio questo sito importante per far conoscere la storia di Da Ponte”.
“Come sappiamo – continua -, l’edificio è privato. Prima bisogna acquistarlo e poi la gestione deve passare necessariamente tramite una fondazione. Il progetto che avevamo è rimasto fermo perché, purtroppo, i Comuni devono fare i conti con le risorse a diposizione. In questi anni abbiamo organizzato diverse attività e progetti legati al celebre librettista di Mozart”.
“Ricordo il premio nazionale ‘Da Ponte‘ – conclude -, che ha avuto un enorme successo, per romanzi scritti da giovani, una mostra due anni fa e la targa scoperta recentemente. Vittorio Veneto non dimentica la sua storia, come testimonia la rassegna ‘Cenedesi illustri dimenticati‘ con tre serate nelle quali abbiamo valorizzato i nostri concittadini importanti nell’ambito musicale. Siamo ‘Città della musica‘ e voglio sottolineare anche che siamo impegnati nell’acquisto del Teatro Da Ponte”.
Sul tema si è espresso anche il dottor Giampaolo Zagonel, grande studioso del celebre librettista di Mozart. “Il Maestro Muti è dal 2000 che dice queste cose – sottolinea Zagonel con una nota di amarezza -, purtroppo non è una novità. Negli anni ho incontrato importanti esponenti della cultura internazionale e studenti universitari che vengono da me a fare le tesi. Queste persone si sono sempre meravigliate che non ci fosse un reale interessamento per i luoghi dove ha vissuto Da Ponte. La casa è in vendita da tempo e questa vicenda deve spingerci ad una riflessione”.
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