Il sindacato protesta per gli aumenti dell’Imu, la Cgil di Vittorio Veneto: “Le tasse devono essere abbassate!”

Aumento previsto dell’Imu, dopo il consiglio comunale di ieri scende in campo anche il sindacato della Cgil per protestare contro il provvedimento del Dup, il documento di programmazione, e contro le amministrazioni, attuale e precedente.

Leggiamo con grande sorpresa e stupore che la nuova amministrazione ha intenzione di aumentare le tasse ai cittadini di Vittorio Veneto. – dice in una nota Loris Dottor (nella foto) per la Cgil – Sorpresa e stupore perché l’attuale amministrazione lo scorso mese di luglio ha sottoscritto, con Cgil, Cisl e UIl un verbale di intesa nel quale l’attuale amministrazione ci confermava la volontà di dare continuità alla prassi consolidata (anche con l’amministrazione precedente) di confronto con le organizzazioni sindacali sui temi del benessere sociale della comunità, dello sviluppo sostenibile, sulla salvaguardia del territorio dell’ambiente e della salute”.

Il sindacato sulle tasse si aspettava un impegno a combattere l’evasione fiscale, “accompagnato da un intervento sulle aliquote fiscali che preveda una riduzione delle tasse sui redditi da lavoro dipendente e pensione  – spiega la nota -. Abbiamo fatto presente che su 7.800 cittadini vittoriesi con un reddito annuo lordo inferiore a 15 mila euro annui grava la stessa trattenuta addizionale Irpef (0,8%) dei 156 cittadini con reddito annuo oltre 120 mila euro”.

Leggiamo inoltre che ci sarebbe l’intenzione di istituire il baratto amministrativo, “fai lavori per il comune e le tasse ti vengono ridotte!” – continua – Ma ricordiamo all’amministrazione che ai lavoratori dipendenti e pensionati i soldi per i lavori di pubblica utilità e servizi socio sanitari vengono trattenuti già sulle buste paga e pensioni. Li hanno già pagati”.

Insomma tutto sbagliato, con la chiosa finale del responsabile sindacale: “Ricordiamo inoltre che per aiutare la nostra comunità nello svolgere i lavori di pubblica utilità avevamo sottoscritto un accordo (completamente disatteso) con la vecchia amministrazione – dice Dottor -, accordo che prevedeva di trasformare il problema dei profughi accolti nelle strutture private vittoriesi, in un’opportunità sotto tutti punti di vista, considerato che da loro c’era e c’è ancora la disponibilità di rendersi utili”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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