Il sound sperimentale del gruppo vittoriese Le Trou Electronique sbarca alla Rai: tre singoli della band sul programma “Battiti” di Radio 3

Il gruppo vittoriese Le Trou Electronique continua a far parlare di sè. Tre singoli del collettivo locale sono stati trasmessi nei giorni scorsi nel prestigioso programma radiofonico di Rai Radio 3 “Battiti”, la cui puntata è stata quasi interamente dedicata a loro.

“Battiti” è un magazine musicale nazionale dedicato al jazz, alla black music e alle altre musiche che si affacciano con sempre maggiore pertinenza nel panorama musicale e discografico. Il programma prevede presentazioni di novità discografiche, interviste, rubriche, ospiti, monografie, musica dal vivo e reportages ed è condotto da Pino Saulo con Ghighi Di Paola, Giovanna Scandale, Simone Sottili e Antonia Tessitore.

Una grande soddisfazione per una band che, in poco tempo, è riuscita, grazie a un sound originale che riesce a mescolare diversi stili e generi creando un’esplosione di sonorità eclettica, a far breccia anche a livello nazionale.

Il progetto, fondato nel 2017 da Nicola Marsura (batteria, percussioni), Ruben Rossi (sax tenore e contralto, basso elettrico, sintetizzatori) e Andrea Gava (sintetizzatori, rumoristica, produzione).  La formazione attuale comprende, oltre ai tre membri originari, Federico “Tich” Gava (sintetizzatori, live mixing, produzione), Francesco Peccolo (sintetizzatori) e Dike Ruan (chitarra elettrica) ha come “mantra” quello di incentrare i brani su una componente d’improvvisazione unita alla necessità di mescolare i linguaggi della musica acustica ed elettronica.

La band nel 12 novembre 2020 pubblicò, probabilmente il disco più celebre, “Zona Rossa”, un progetto composto, registrato e autoprodotto a distanza tra marzo e ottobre, durante il lockdown e che ha sottolineato il lavoro di pura sperimentazione, creato, nonostante la distanza, proprio per unire gli ascoltatori con una musica che rappresenta intrinsecamente le emozioni e i sentimenti dei componenti del collettivo che stanno vivendo da più di un anno una situazione, artisticamente parlando, alienante come mai prima.

“Per noi finire su “Battiti” è stato veramente emozionante – ammette la band – Noi paradossalmente siamo più conosciuti all’estero rispetto all’Italia ma, il nostro obiettivo è quello di cercare di coinvolgere la gente anche in ambito locale, nonostante siamo consci che il nostro sia un genere elaborato ma che può comunque piacere“.

Le Trou Electronique però non si ferma di certo qui, il collettivo infatti è pronto a sfornare un documentary che va a raccontare “il dietro le quinte” della band. La creatività del gruppo continuerà a regalare agli ascoltatori ulteriori brani.

(Foto: Le Trou Electronique).
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