La “Tredicina” di Sant’Antonio a San Giacomo di Veglia: trovate anche le reliquie di San Teodoro nella chiesa dedicata al Santo di Padova

Da giovedì 1° giugno scorso e fino a dopodomani martedì 13, giorno di Sant’Antonio, nell’oratorio chiesetta di San Giacomo di Veglia dedicato al santo di Padova nel viale omonimo, alle 18.30 viene fatta la recita della tredicina, che ogni sera racconta aspetti salienti della sua vita e vengono raccontati anche alcuni dei molti miracoli compiuti, di cui fanno memoria i pregiati ex voto presenti nell’oratorio.

Ovviamente il 13 giugno, giorno della memoria di Sant’Antonio a cui i sangiacomesi sono da secoli molto devoti, sono previste tre sante messe, alle 8.30, alle 10.30 e alle 19 e durante ogni funzione ci sarà anche la benedizione del “Pane di Sant’Antonio”.

Prima della messa vespertina, alle 17.30 di martedì 13 giugno, ci sarà un evento speciale come la presentazione del libro “L’oratorio di Sant’Antonio da Padova alla Rizzera in San Giacomo di Veglia”, scritto a più mani da apprezzati studiosi e storici locali che in breve sintetizzano la storia della chiesa situata lungo la statale Alemagna, storicamente e artisticamente, mettendo in luce la pietà popolare che sempre è stata viva sulla persona di Sant’Antonio e sul suo messaggio di fede.

Nel libro anche una anticipazione di grande importanza a livello storico: infatti nel corso della preparazione della chiesa, dalla caratteristica pianta ottagonale, in una nicchia mai aperta (è stato necessario l’intervento di un fabbro specializzato) sono venute alla luce le reliquie di San Teodoro martire, della cui esistenza si parlava (vescovo Lorenzo Da Ponte nella visita pastorale del 1740, annotava che nella chiesetta di Sant’Antonio alla  Rizzera si trovavano le reliquie di S. Teodoro martire), ma fino ad ora non si sapeva esattamente il luogo dove erano deposte. Nell’occasione della festa di Sant’Antonio saranno esposte e fatte vedere ai fedeli presenti, insieme a quelle del Santo che qui sono arrivate nel 1996.

Vale la pena evidenziare che la chiesetta non è uno dei soliti oratori ma riveste una speciale importanza per la sua antichità e perché è stato nei secoli sempre meta gradita di tanti devoti del santo di Padova. Dalle antiche memorie risulta infatti che sorgeva in quel sito, fin dalla metà del 1500, “un oratorio dedicato a Sant’Antonio, frequentato spesso da numerosi pellegrini che dalla Germania passavano per recarsi a Roma”. 

La chiesa poi contiene decine di ex voto su tavola che vanno dalla fine del XVII secolo alla metà del XX secolo. Sulle pareti dell’aula e del presbiterio, nel corso dei secoli, questi hanno testimoniato e testimoniano tuttora “grazie ricevute” soprattutto da fedeli del posto.

(Foto e video: archivio Qdpnews.it).
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