Otto lavoratori “in nero”, senza contratto, e privi di copertura assicurativa e previdenziale, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Vittorio Veneto. Il controllo dei finanzieri ha riguardato un ristorante del vittoriese e rientra in un’attività più ampia di polizia economico-finanziaria volta a contrastare il lavoro “nero” e “irregolare”.
All’esito degli accertamenti, al datore di lavoro è stata comminata la cosiddetta “maxi sanzione” per l’impiego di lavoratori in “nero” e, contestualmente, gli è stato intimato di regolarizzare la posizione contributiva e previdenziale dei propri dipendenti, per i quali è scattato l’obbligo di assunzione per un periodo non inferiore a tre mesi. Secondo le previsioni di legge, è stata inoltre inviata apposita segnalazione agli enti previdenziali per l’avvio della procedura di sospensione dell’attività commerciale.
L’obiettivo dell’azione dei Reparti del Comando provinciale di Treviso è sia di tutelare la dignità del lavoratore sia di far emergere il sommerso che occulta al Fisco consistenti basi imponibili, a salvaguardia degli operatori onesti e della libera concorrenza. In ragione della diffusione del fenomeno illecito nella Marca, le Fiamme Gialle hanno potenziato l’attività di contrasto, che anche di recente ha portato alla scoperta, sempre ad opera della Tenenza di Vittorio Veneto, di sette lavoratori “in nero” e quarantasei irregolari, cioè percettori di retribuzioni “fuori busta”, presso un altro ristorante che non presentava, altresì, le dichiarazioni annuali obbligatorie ai fini fiscali, occultando ricavi per oltre 2 milioni di euro ed Iva dovuta per più di 220 mila euro.
(Fonte: Guardia di Finanza – Comando provinciale Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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