Lavori contestati a San Giacomo. Balliana: “Nessun via libera dalla proprietà”. Antiga: “Li abbiamo sospesi, con le scuse”

Lavori prima avviati e poi sospesi dietro la chiesa parrocchiale di San Giacomo

“Il 15 aprile scorso abbiamo ricevuto segnalazioni dai cittadini di San Giacomo di Veglia secondo i quali la locale parrocchia si è vista costretta a stilare una lettera di rimostranza. In tale missiva si contestavano i lavori in stato di avanzamento nel piazzale antistante la casa canonica, avanzando questioni di metodo e merito”. Con questa premessa a una domanda di attualità della consigliere di Rinascita civica Mirella Balliana ha preso il via il consiglio comunale di mercoledì scorso.

“Nel merito – ha proseguito Balliana – la missiva ricorda che il piazzale è di proprietà della parrocchia, in comodato d’uso e beneficio del Comune. La Giunta non si è premurata di comunicare all’ente proprietario la volontà e l’avvio dei lavori. Per quanto riguarda il metodo, la nuova viabilità prevede l’adozione di sensi unici in direzione est – ovest in via San Fermo e in direzione ovest – est alla casa canonica. Ciò pone un importante aumento del traffico lungo la stretta via di fronte alla canonica stessa. La soluzione, pur migliorativa relativamente all’attuale situazione in via San Fermo, comporta negatività per il centro di San Giacomo dal punto di vista ambientale, di sicurezza dei pedoni e del traffico all’altezza dell’incrocio in via Mezzavilla.

Il Comune ha risposto alla missiva segnalando che i lavori in area di proprietà della parrocchia verranno fermati e si procederà a demolire quanto realizzato in area di proprietà privata. I lavori, sempre secondo la Giunta, erano stati annunciati durante un incontro pubblico a marzo 2023. Le segnalazioni però hanno affermato che la loro presenza ‘non era un nulla osta delle parti interessate. L’incontro pubblico e ogni opera pubblica dovrebbe partire dalla presa d’atto dei diritti di proprietà e delle aree soggette all’intervento’.

Noi di Rinascita civica chiediamo i motivi della mancata analisi pregressa dei diritti della proprietà dell’area; a quanto ammonta l’aggravio di spesa per questa sostanziale retroversione dei lavori in corso di realizzazione; in che modo è stato considerato il punto di vista della comunità e delle controparti direttamente toccate dall’intervento e l’aumento del traffico; se è stata considerata l’adozione di segnaletica che convergeva il traffico pesante lungo la Statale 51” i quesiti di Balliana.

A rispondere è stato l’assessore Ennio Antiga: “Il Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche ndr) di San Giacomo è stato fortemente voluto dall’ex consigliere comunale Maurizio Gomiero e da Mario Rosset, consigliere ancora in carica, perché il problema della viabilità pedonale a San Giacomo è a loro tanto caro. Partì nel marzo 2023, con una prima presentazione alle Filande, poi entro 30 giorni chi era contrario o portatore di migliorie poteva manifestarlo. Un paio di persone si sono fatte avanti e abbiamo proceduto a modificare il progetto, che prevede un percorso protetto in via Postumia che continua in via San Fermo, con un senso unico orario. Non è stata fatta alcuna visura di proprietà perché l’intera piazza si presentava come un’unica area pubblica ma il progetto sconfina, in realtà, per 1,40 metri nella parrocchia verso la statale 51.

Una volta che il parroco (don Giulio Fabris ndr) ce l’ha giustamente segnalato – continua Antiga – abbiamo sospeso i lavori portandogli le nostre scuse. Su indicazione di don Giulio, ho contatto il geometra Marco Da Ron e don Mirco Miotto, direttore dell’ufficio liturgico diocesano: mi hanno ricordato che, come prima istanza, dovevo contattare don Giulio e i consigli degli affari economici e pastorali. Nel corso di un incontro è stato evidenziato che non avrebbero mai dato l’approvazione al progetto se non ci fosse stata un’interdizione del traffico fronte canonica. Non essendoci la possibilità di proseguire con questo progetto, non avendo gli spazi, abbiamo traslato la viabilità verso la canonica, perdendo il para pedone e l’attraversamento pedonale previsti dal progetto. Aggravi di spesa non ce ne sono stati” ha concluso Antiga.

“È stato fatto un po’ tutto in fretta e furia – ha ribattuto Balliana -. Il Peba è stato approvato nel 2019, primo atto approvato in questo consiglio comunale: sono passati tantissimi anni e ora la fretta porta a commettere degli errori, un po’ come vi accadde in via Oberdan. La comunità non è stata informata e interessata al progetto. Se c’è un miglioramento per via San Fermo, qui siamo comunque di fronte a un aumento di traffico pesante che darà notevoli problemi. Sarebbe inoltre opportuno mettere una segnaletica nella zona industriale invitando gli autisti ad andare, per quanto possibile, verso sud”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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