Lilt e Caritas diocesana uniscono le forze per garantire il trasporto di persone anziane in difficoltà e bisognose di cure

Caritas diocesana e Lilt (Lega per la lotta contro i tumori) di Vittorio Veneto hanno recentemente unito le forze per dare una risposta ai bisogni di una popolazione sempre più anziana e in difficoltà. E’ il primo accordo del genere tra due grandi associazioni di volontariato del vittoriese, per garantire a tutti coloro che ne abbiano bisogno il trasporto gratuito nei luoghi di cura.

Finora, mentre la Lilt con i suoi quaranta autisti e cinque pullmini seguiva solo pazienti oncologici, se fino a qualche tempo fa qualcuno, anziano, in difficoltà e non oncologico aveva bisogno di un trasporto poteva rivolgersi a un’altra associazione che ha però chiuso la propria meritoria attività.

Negli ultimi mesi, così, sempre più persone hanno chiamato la delegazione Lilt vittoriese chiedendo aiuto. “Per noi, però, era impossibile – spiegano alla Lilt – visto che i nostri mezzi sono assicurati solo per il trasporto di pazienti oncologici. Non sapevamo come fare, anche perché i casi non sono pochi”.

Da qui l’idea di chiedere aiuto alla Caritas, dove è stata trovata grande disponibilità, e che dispone di un pullmino per il trasporto disabili ideale per accompagnare le persone nei luoghi di cura. C’era tuttavia il problema del numero ridotto di autisti: “Abbiamo pensato di unire le forze e qualcuno dei nostri autisti volontari si è reso disponibile anche per questo servizio con il mezzo della Caritas”.

Ora, chi ha un problema oncologico può rivolgersi alla delegazione Lilt vittoriese, chi ha altre patologie può rivolgersi alla Caritas o alla stessa Lilt. In quest’ultimo caso la richiesta verrà inoltrata alla Caritas che provvederà al trasporto con alla guida, se necessario, un autista della Lilt per garantire il servizio.

“Mettendo insieme le risorse – osserva il direttore della Caritas don Andrea Forest – possiamo rispondere a più bisogni che il territorio manifesta. E’ un lavoro in sinergia che va nella direzione di lavorare in rete e non può che essere una scelta positiva, ed è anche un promuovere uno il lavoro dell’altro”.

(Foto: Facebook Lilt Vittorio Veneto).
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