Litiga con la compagna e la chiude in casa, liberata dai carabinieri. 45enne a processo per sequestro di persona

Litiga con la compagna e la rinchiude impedendole di uscire. Per questo un 45enne di Vittorio Veneto è finito alla sbarra con l’accusa di sequestro di persona.

E non importa se adesso nella coppia è tornato il sereno, il 45enne dovrà rispondere dell’accusa davanti al giudice rischiando una condanna molto pesante.

I fatti contestati risalgono al 30 dicembre del 2017 quando l’uomo, insieme alla compagna 40enne, si trovava a casa. I due iniziano a litigare. Sembra che a scatenare la sua rabbia sia stata la reticenza della compagna nel dire dove fosse stata la sera precedente.

Lui insiste, lei si rifiuta di rispondere. Ed è a quel punto che l’uomo avrebbe chiuso la porta di casa, mettendosi le chiavi in tasca e le avrebbe detto: “Da qua non esci finché non mi dici dove se andata”.

La compagna ha provato a ribellarsi, gli ha intimato di aprire la porta e ha pure tentato di uscire dalla finestra ma il 45enne avrebbe trattenuto la corda della tapparella che la donna cercava di alzare. A quel punto la 40enne, preoccupata, ha mandato col telefono cellulare, un messaggio al padre chiedendogli aiuto.

L’uomo si è precipitato a casa dei due, e ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Al suo arrivo il 45enne ha subito aperto la porta. E la compagna, una volta calmatasi ha deciso di non sporgere denuncia.

Ma la denuncia, come sempre in questi casi, è scattata d’ufficio. E ora l’uomo, assistito dall’avvocato Maria Grazia Stocco sta affrontando il processo. In aula uno dei militari intervenuti, che ha confermato come il “sequestro” della donna sia durato poco più di venti minuti.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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