L’ospedale di Agordo sarà intitolato a Papa Luciani. Iscritta sulla tomba di Giovanni Paolo I la parola “Beato”, un fiume di pellegrini in preghiera

Subito all’indomani della grande cerimonia di beatificazione di papa Giovanni Paolo I a Roma, il Veneto rende omaggio al suo figlio illustre: come annunciato dall’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin, l’ospedale di Agordo porterà il nome di Albino Luciani. “A lui, uomo di fede, di studio e di grande attenzione ai più fragili – afferma Lanzarin -, esempio di umanità e di dedizione all’altro, sarà intitolato l’ospedale di Agordo, la terra che gli ha dato i natali”.

E intanto a Roma, già dalle prime ore di oggi, lunedì 5 settembre, si assiste ad un via vai continuo di fedeli che si recano sulla tomba di Albino Luciani nelle Grotte Vaticane: ora sul sarcofago marmoreo è incisa l’iscrizione “Beatus” in aggiunta a “Ioannes Paulum PP. I”, aggiornata dunque dopo la grande celebrazione di ieri domenica 4 settembre, alla quale, secondo la sala stampa della sede vaticana, hanno partecipato almeno 25 mila persone.

Qdpnews.it può testimoniare come decine di pellegrini giunti a Roma arrivino per una preghiera o per affidare un’intercessione del proprio vissuto personale, familiare e di comunità al nuovo beato: ci sono numerosi fedeli delle diocesi venete, e pure devoti a Luciani da tutto il mondo. Ci sono anche i nipoti, che raccontano a viva voce l’emozione vissuta in queste ore.

In piazza è tutto un fiorire di condivisioni da parte di tanti pellegrini sull’evento religioso di ieri, presieduto da Papa Francesco, guardando all’immagine del nuovo beato bellunese che troneggia ancora sulla loggia vaticana, appena sopra l’ingresso della Basilica di San Pietro.

Intercettato in viale della Conciliazione, il cardinale di Pieve di Soligo Beniamino Stella, postulatore della causa di beatificazione, a poche ore dal termine della messa si è mostrato visibilmente soddisfatto e ha ribadito a viva voce il significato dell’elevazione all’onore degli altari. Durante la cerimonia, proprio il porporato pievigino aveva presentato al pontefice la biografia del parrocchiano di Canale d’Agordo eletto al soglio pontificio il 26 agosto 1978.

La beatificazione ha unito in uno spirito di viva collaborazione le tre diocesi legate a Luciani: esprime grande felicità per il nuovo beato il vescovo di Belluno – Feltre Renato Marangoni, che ha guidato una delegazione di oltre 800 fedeli arrivati da ogni angolo della comunità diocesana. All’inizio della celebrazione, monsignor Marangoni aveva indirizzato a Francesco la richiesta secondo il cerimoniale in latino.

Si è fatto interprete della gioia delle genti bellunesi per questo straordinario evento il sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, che durante l’iter della beatificazione aveva manifestato a più riprese tutta la sua attenzione istituzionale per il progredire della causa, anche in occasione delle sue visite a Roma. Sentimenti di gratitudine per l’insigne veneto diventato papa della Chiesa universale sono stati manifestati dal presidente della Regione Luca Zaia, presente in prima fila alla cerimonia in piazza San Pietro.

Il grande traguardo di domenica premia anche il lavoro quotidiano ed instancabile del Museo Albino Luciani e la Fondazione Albino Luciani Onlus di Canale d’Agordo, diretta da Loris Serafini, in questi anni in prima fila nel promuovere celebrazioni, iniziative religiosi e culturali per ricordare la figura di Luciani, anche nella sua veste di componente del comitato scientifico della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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