L’ultimo capolavoro di Dylan Thomas debutta a Cortina, Vicenza e Vittorio Veneto. “Il sogno? Fare del Veneto il primo rave theatre party al mondo”

Un evento speciale e inedito, un reading teatrale e poetico, Milk Wood debutterà in prima nazionale a Cortina d’Ampezzo, proseguendo poi per Vicenza e terminando a Vittorio Veneto: tre città venete che vantano la presenza di siti Patrimonio Unesco.

Il progetto Milk Wood, sostenuto dalla Regione del Veneto e dai Comuni di Cortina d’Ampezzo, Vicenza e Vittorio Veneto, realizzato da Arteven – Circuito Multidisciplinare del Veneto con la collaborazione del 75° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, di CortinAteatro e dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene UNESCO, intende celebrare alcuni luoghi simbolo del nostro territorio, ognuno con la sua natura, con la sua bellezza e le sue peculiarità.

La prima tappa sarà sabato 17 settembre a Cortina d’Ampezzo, la perla delle Dolomiti per spostarsi poi a Vicenza (il 6 ottobre), famosa per l’eleganza del Palladio, per concludere poi il 22 ottobre a Vittorio Veneto, un gioiello incastonato nelle preziose colline del Prosecco. 

Tratto dal dramma radiofonico di Dylan Thomas, “Under Milk Wood”, lo spettacolo si presenta come un reading teatrale e poetico concepito per trasformare le città e il paesaggio naturale in un percorso del grande teatro a cielo aperto, un racconto in versi che può essere narrato solo li e in quel momento.

“Le nostre Colline, le Dolomiti e Vicenza, tre grandi siti UNESCO del Veneto, hanno voluto mettersi in rete, ospitando questo capolavoro tratto romanzo di Dylan Thomas. L’arte continua a fare da filo conduttore tra i Patrimoni della Bellezza e siamo davvero felici che questo spettacolo teatrale, unico nel suo genere, trovi nel contesto di Vittorio Veneto il suo palcoscenico – spiega Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene -. Milk Wood parla di sogni e a raccontarli saranno grandi nomi del teatro italiano, diretti dall’abile mano di Giancarlo Marinelli, direttore artistico del Teatro Comunale e del Teatro Olimpico di Vicenza, che siamo davvero onorati di ospitare sulle nostre Colline. Essendo una pièce itinerante, il pubblico si muoverà per tappe tra i luoghi simbolo di Vittorio Veneto, dal Lungofiume Meschio al cortile di Palazzo Minucci, dall’Oratorio dei Battuti e a Palazzo Grani. Grazie a questo spettacolo cultura, valorizzazione territoriale e senso di partecipazione saranno protagoniste e dopo anni complessi questo è davvero un sogno che diventa realtà”.

A dare corpo e voce ai personaggi saranno importanti personalità del teatro italiano: Jane Alexander, Anna Galiena, Giorgio Marchesi, Emilio Solfrizzi, Sebastiano Somma e Francesca Valtorta diretti da Giancarlo Marinelli, direttore artistico del Teatro Comunale di Vicenza e del Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico. 

I luoghi dell’originale narrazione poetica saranno l’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo, Vicenza, con performance in Basilica Palladiana, Palazzo Thiene e nel Giardino del Teatro Olimpico, e Vittorio Veneto, con tappe sul Lungofiume Meschio, il cortile di Palazzo Minucci, l’Oratorio dei Battuti e Palazzo Grani. 

Le originali multivisioni di Francesco Lopergolo accompagneranno nelle tre città le performance per arricchire i momenti in cui il buio impedirà allo sguardo il panorama, contribuendo alla fascinazione della messa in scena.

La parola chiave del progetto Milk Wood è dunque bellezza: bellezza architettonica e bellezza paesaggistica celebrate attraverso l’arte, per poter ricominciare unendo più eccellenze. Così facendo, il pubblico potrà riappropriarsi dell’elemento che più è venuto a mancare in questi difficili mesi: il contatto con gli altri, con il contesto di vita quotidiana e con la bellezza del Territorio.

“Milk Wood risponde a un sogno: fare del Veneto e del suo splendore il primo rave theatre party al mondo – afferma Giancarlo Marinelli – Prendere un testo di livello internazionale, farlo vivere attraverso le voci di grandi attori e raccontarlo nell’arco di un’intera giornata. Far risuonare il teatro dentro il teatro naturale. Riportare le parole là dove sono nate. Nei luoghi dell’anima che hanno ispirato i poeti e gli scrittori. Prima del teatro, dentro l’ispirazione”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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