Meschio, “fumata nera” dall’assemblea convocata per sanare il bilancio della parrocchia. Don Zanin: “La soluzione non è ancora stata trovata”

La parrocchia di Meschio fatica a far quadrare i propri conti. Il rosso del proprio bilancio si fa sempre più evidente. Per questo, a distanza di un anno dal precedente appello, il parroco don Silvano Zanin ieri sera ha convocato in oratorio un’assemblea pubblica per esaminare la situazione e trovare delle soluzioni.

Un anno fa aveva lanciato l’iniziativa del prestito grazioso. Avevano risposto in quattro, permettendo di raccogliere 27mila euro, somma insufficiente a modificare la situazione debitoria della parrocchia.

“Un primo dato fa sicuramente riflettere: hanno partecipato 16 persone, che ringrazio di cuore – racconta don Zanin -, ma nessun genitore dei circa 90 ragazzi che frequentano il catechismo. L’argomento mi sembrava veramente degno di attenzione: in gioco c’è la vita della parrocchia e delle sue attività pastorali che hanno bisogno di strutture che devono essere mantenute e rinnovate. Se troviamo una chiesa aperta, agibile, pulita, illuminata e riscaldata, e così per l’oratorio, non è né un caso, né un’opera divina. È possibile solo grazie a risorse umane, persone volontarie, ed economiche, senza le quali si chiude“.

Tre sono state le ipotesi di soluzione illustrate nel corso della serata: proseguire così, affittare o vendere la canonica, immobile che oggi è vuoto dal momento che don Zanin risiede nella parrocchia di Santi Pietro e Paolo.

“Dopo una lunga e animata discussione, la maggioranza ha optato per la prima ipotesi (proseguire così ndr) – spiega il parroco -. Una scelta difficile e assunta da pochissime persone chiamate a fare una gravosa scelta per conto di migliaia di ipotetiche persone che dovrebbero costituire la parrocchia. Una scelta che mi permetto di dire essere una non scelta, in quanto non può produrre i frutti desiderati, ovvero sanare il debito: richiederebbe un aumento significativo delle entrate che ovviamente non si può imporre, ma possono essere solo frutto di generosità“.

“La risposta alle necessità economiche della parrocchia non è stata trovata: è solo rinviata – conclude don Zanin -. Speriamo che nel frattempo non ci siano urgenze da affrontare: non avremmo le risorse necessarie”. 

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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