Le prime persone sono arrivate verso le 14. E fino alle 15.30, nonostante il brutto tempo, il flusso in arrivo è stato sostenuto.
Erano oltre 500 le persone che domenica pomeriggio hanno preso parte alla manifestazione no vax-no Green pass “Giù le mani dai bambini” organizzata al parco Dan di via Schiapparelli, in zona industriale a San Giacomo di Veglia, dal comitato No Green pass – Trieste chiama – La “variante vittoriese” – Resistere per esistere.
Anima di questo evento la vittoriese Francesca Salvador. Sul palco, oltre a lei, la deputata del Gruppo Misto Sara Cunial, contraria alla vaccinazione sui bambini come dichiarato nel suo discorso, il sindaco di Povegliano Rino Manzan e altri.
Il momento più atteso dai presenti è stato quello con il cantante Povia. Dal palco ha intonato il ritornello “liberi di scegliere”, mentre i presenti scandivano, sempre cantando, la parola “libertà”. “In Italia hanno fatto a pezzi la Costituzione. Se non la pensi come me, io rispetto te. Se non la penso come te, tu non rispetti me e la tua democrazia vuol dire comandare le persone” alcuni dei passaggi cantanti da Povia, che ha poi denunciato disparità di trattamento: “Tutti allo stadio, lì nessun contagio”. “Mi dispiace essere l’unico artista cantautore che si è schierato con il popolo. Il Green pass discrimina e quindi è fascista” ha detto Povia dal palco.
Presenti alla manifestazione, che è andata avanti fino alle 18, forze dell’ordine e polizia locale. “Nessuna irregolarità è stata rilevata, la manifestazione si è svolta senza disordini” fanno sapere dal comando di polizia locale.
“I partecipanti – afferma Francesca Salvador – erano circa 700. Il messaggio è stato che, all’interno di questa enorme sperimentazione con un siero genico non testato nemmeno sugli adulti e che tantissimi danni sta causando, soprattutto fra i giovani, è impensabile e intollerabile sottoporre i minorenni ad un farmaco sperimentale non privo di rischi, anche gravi. Quanto al Green pass, è una limitazione inammissibile all’esercizio dei diritti e delle libertà personali tutelati dalla nostra Costituzione, e una enorme discriminazione fra i cittadini, che sono esclusi da molte attività della vita quotidiana, perché esercitano una facoltà legittima, cioè il non voler sottoporre se stessi all’ inoculazione sperimentale“.
(Foto: Ancora Italia Treviso).
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