Caserme dei Carabinieri illuminate di un arancione intenso, simile al rosso, a Conegliano e Vittorio Veneto, dove la giornata nazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne incontra il racconto di un concreto aiuto, fatto di accoglienza e di incoraggiamento.
Un’illuminazione che dall’imbrunire alle 21.30 porterà il tramonto di questa giornata nazionale a prolungarsi per qualche ora, nel tentativo di lanciare un messaggio a tutti i cittadini e nel supporto della campagna di UN Woman “Orange the World”.
Un esempio di aiuto concreto sono le stanze “tutte per sé”, come per esempio quella che si trova nella caserma dei Carabinieri di Vittorio Veneto, sono opera di Soroptimist Club e sono state strutturate precisamente per dare un contesto empatico alla denuncia delle vittime di queste violenze.
La stanza è arredata in modo molto diverso rispetto agli uffici e oltre alla scrivania e a un paio di sedie, un salotto consente di godere di un colore e di un’atmosfera più simile a quello di un’abitazione che di una struttura militare. Anche l’approccio dell’operatore, che raccoglie la testimonianza di eventi spesso davvero intensi a livello emotivo, incoraggia a una maggiore disinvoltura e informalità nel racconto dei fatti, rendendo più semplici le cose anche quanto c’è un minore coinvolto.
“L’iter prevede in primo luogo la richiesta di denuncia oralmente o mediante il numero 112 – spiega il maggiore Giuseppe Agresti – e poi, valutato il caso, si tiene un’audizione all’interno della stanza dedicata”. Anche se può sembrare una novità, lo spazio è già stato utilizzato ben dodici volte, confermando la necessità di strutture attrezzate in questi casi.
In questa missione è protagonista anche il Cav di Vittorio Veneto, rappresentato oggi dall’assessore alle pari opportunità di Vittorio Veneto Antonella Caldart: l’ente lavora quotidianamente su tutto il distretto di Pieve di Soligo con le forze dell’ordine e con l’Ulss2, accompagna le vittime di questi abusi attraverso tutto il percorso di denuncia, informa e comunica le novità su questo tema, ma si occupa anche, grazie ai finanziamenti regionali, di dare alle vittime un futuro dal punto di vista lavorativo e abitativo.
“Nel 2019 in regione sono stati registrati 3200 casi – afferma l’assessore Caldart – e ben 144 sono stati ricevuti e trattati dalla nostra realtà. La comunicazione è essenziale perché trovare il coraggio per fare il primo passo, la denuncia, è la cosa più difficile”.
“Siamo donne che lavorano per le donne – descrive Lucia Casagrande, presidente per l’area Conegliano e Vittorio Veneto di Soroptimist Club – abbiamo vari interessi, ma oggi più che mai combattiamo per l’uguaglianza di genere”.
Anche se spesso l’attenzione si sposta sui casi più estremi, maltrattamenti e abusi che raggiungono un apice intollerabile, la violenza di genere avviene in tantissimi sensi, spesso invisibili e difficili da captare.
L’incontro di forze dell’ordine, organizzazioni, associazioni e amministrazioni sembra poter essere la chiave per sensibilizzare la comunità sull’importanza prioritaria di questo tema.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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