Il giudice per le indagini preliminari Gianluigi Zulian ha convalidato proprio oggi, ma non era in dubbio, l’arresto di Giovanni Maria Cuccato, il 44enne di Conegliano accusato di aver ucciso la sera di sabato scorso, a San Giacomo di Veglia il pensionato ed ex muratore Luciano Dall’Ava, 72 anni di Colle Umberto.
A Cuccato si addebita anche l’accusa di aver cercato di provocare la morte della donna di 39 anni che si trovava in compagnia della vittima.
L’omicida, reo confesso, ha agito usando un coltello da cucina dopo aver sorpreso i due a bordo del vecchio pick up bianco di proprietà del Dall’Ava.
Le accuse a suo carico quindi sono di omicidio aggravato per futili motivi, individuati nella gelosia verso l’ucciso a causa di un legame che Cuccato stesso coltivava con la donna, e di tentato omicidio nei confronti di quest’ultima.
L’indagato perciò rimane in custodia cautelare nel carcere di Treviso, dove si trova da domenica scorsa dopo essere stato fermato dai carabinieri poco lontano dal teatro del crimine.
Domani si svolgerà l’autopsia sul corpo dell’anziano e sono attesi pure gli esiti dei sopralluoghi dei carabinieri dei Reparti investigazioni scientifiche (Ris) nella casa e nei luoghi a in cui è passato di recente il Cuccato.
Il quale si è già pentito, stando a quanto riferito dal suo avvocato, di quanto fatto, e di essere stato preda di un raptus improvviso, senza avere intenzione di uccidere il poveretto, reo di essersi trovato sul posto sbagliato e al momento sbagliato.
I due infatti nemmeno si conoscevano. Cuccato ha sfogato la sua rabbia per aver visto la donna, di origine del Benin, in auto con Dall’Ava, dopo che poco prima aveva rifiutato di incontrarlo, ritenendo conclusa una complicata relazione.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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