Omicidio di Vittorio Veneto, arriva il responso dell’autopsia: Paolo Vaj morto per traumi al torace

Traumi al torace, all’altezza dello sterno. Così è morto Paolo Vaj (nella foto). E non soffocato dal cuscino che Angelica Cormaci e Patrizia Armellin avevano detto di aver usato per finirlo, dopo averlo picchiato con un bastone di legno.

Ad accertarlo i primi risultati dell’autopsia effettuata ieri dal dottor Alberto Furlanetto, sul corpo del 57enne, ucciso nella notte tra giovedì e venerdì, nella casa di via Cal dei Romani a Serravalle, dove conviveva con la compagna 52enne e l’amica di 24 anni. Un risultato che smentisce la ricostruzione resa dalle due donne.

Angelica, infatti, aveva detto di aver colpito Paolo con un unico colpo alla testa. Ma le lesioni riscontrate sul suo corpo sarebbero molte di più, anche da difesa. Non torna neppure il soffocamento con il cuscino. Sul corpo non ci sono i segni tipici di questo tipo di dinamica. Ci sono invece lesioni toraciche, traumi che, secondo il medico legale, sarebbero stati provocati non con il bastone ma da una forte pressione. E una delle ipotesi è che le due donne possano essersi messe sopra di lui. Resta da accertare, e Furlanetto si è preso 60 giorni per farlo, se queste lesioni siano state sufficienti a provocare la morte, o se al decesso abbiano contribuito le varie patologie di cui l’uomo soffriva.

Secondo Ilan Brauner, il consulente di parte nominato dagli avvocati della difesa però, il risultato dell’autopsia lascerebbe spazio ad altre ipotesi: “La causa della morte resta aperta – spiegano gli avvocati Marina Manfredi e Stefania Giribaldi -, e potrebbe essere stata legata non solo alle patologie cardiache e all’epilessia di cui soffriva ma anche all’abuso di alcol”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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