Polemica sulla chiusura dei Laghetti Blu, il presidente della Comunità Montana: "Restituiremo il parco al Comune"

Laghetti Blu di Fadalto, si accende la polemica dopo la chiusura del parco decisa da Val Lapisina Iniziative.

L’associazione ha accusato le istituzioni, in particolare l’Unione Montana che ha in affitto il sito, di aver lasciato soli i volontari nell’opera di manutenzione dopo i danni della tempesta Vaja prima, e poi dei successivi nubifragi che hanno abbattuto decine e decine di alberi.

E’ lo stesso presidente Gianangelo Bof, tra l’altro anche segretario provinciale della Lega Nord, a puntualizzare che quanto affermato dai volontari, tra i quali l’assessore vittoriese Bruno Fasan, da sempre principale artefice della gestione del sito: “La segnalazione era stata raccolta dalla Comunità Montana – afferma Bof – ed è stata girata al commissario di Vaja. C’è tanto di protocollo e siamo in attesa di riscontro. In seconda battuta io credo che la chiusura non sia stata sospesa per questo ma per problemi gestionali dell’associazione. Vero è che lì hanno continuato a fare manifestazioni anche dopo i fatti di Vaja, l’attività è proseguita regolarmente, l’area è sempre stata fruibile. Mi risulta che si siano ritirati invece diversi volontari”.

Bof chiude la reprimenda respingendo le accuse con una “minaccia”: “In effetti siamo in un’area del comune di Vittorio Veneto, gestita da un’associazione di Vittorio Veneto. Non si capisce come la convenzione e l’area siano passati alla Comunità Montana. Al prossimo consiglio rimedieremo, e restituiremo l’area in modo che possa passare alla gestione del Comune, che ne potrà fare l’uso e le manutenzioni che crede, visto che l’assessore Fasan segue i lavori pubblici, senza gravare più sui comuni della Comunità Montana. L’area dei laghetti blu è un caso anomalo, non è che la Comunità possa farsi carico di tutte le aree delle associazioni dei comuni aderenti”.