Nel Comune di Vittorio Veneto manca personale? E perché i due agenti di Polizia locale, da poco assunti, sono andati via? L’assessore al Personale Antonella Caldart ha fatto luce su questi due temi, emersi durante la seduta consiliare di lunedì scorso.
“Abbiamo utilizzato tutto ciò che è a nostra disposizione, dal punto di vista della normativa e del bilancio, per avere tutti i dipendenti possibili – spiega l’assessore -. Ciò che abbiamo è quindi il massimo che possiamo avere”.
Ad essere in crisi, fa sapere Caldart, è soprattutto il settore tecnico: “Ovviamente il personale manca ovunque e mancherà sempre in Italia perché ci sono limiti molto stretti – spiega l’assessore -. L’unica cosa di cui possiamo discutere è: come questo personale viene valorizzato all’interno dei vari settori? L’efficienza dipende molto dall’organizzazione interna. Ci sono settori come quello tecnico che è in crisi in questo momento perché tutto il lavoro ordinario si è sommato a quello straordinario legato ai progetti Pnrr, il cui limite grandissimo è stato dare il denaro per realizzare i progetti ma non permettere di avere progettisti esterni. Se avessimo potuto usufruire di progettisti esterni, avremmo “alleggerito” i nostri tecnici”.
Una nota dolente è quella riguardante la Polizia locale. Sembra infatti che gli agenti neo assunti non vogliano rimanere a lavorare in città, come testimoniano due recenti mancate assunzioni: “L’unico concorso che non è andato a buon fine è stato quello della ricerca di nuovi agenti di Polizia locale – conferma Caldart -. Dei tre vincitori, uno non si è presentato e un altro non è rimasto”.
L’esponente di giunta tiene a precisare che “non è una questione legata solamente a Vittorio Veneto: in questo momento, nella pubblica amministrazione, c’è un grandissimo turnover. Una volta c’erano pochi posti e tante persone, mentre oggi c’è un aumento di disponibilità di posti e le persone cercano di avvicinarsi alla propria città.
C’è una grande permeabilità: soprattutto i giovani hanno voglia di fare esperienze diverse, quindi si spostano da un Comune all’altro. Siamo vicini al Friuli, Regione autonoma, dove gli stipendi della Polizia locale sono molto più alti – aggiunge -. È chiaro che se uno abita a Vittorio Veneto, e ci mette lo stesso tempo ad arrivare a Conegliano e a Sacile, sceglierà lo stipendio più alto. La gente non scappa, si muove in base ai propri conti. Nella Polizia locale c’è bisogno di personale e a breve apriremo un nuovo bando” per agenti.
Anche Vittorio Veneto, sottolinea Caldart, è meta di spostamenti di personale nella pubblica amministrazione, soprattutto in alcuni settori: “Abbiamo avuto tante mobilità nel nostro Comune. Abbiamo molti settori, come ad esempio l’asilo nido, l’amministrativo e la biblioteca, nei quali le persone scelgono la nostra città”.
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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