“Cambiamo tutti orario allora” è la provocazione del presidente dell’Ascom Vittorio Veneto Michele Paludetti, alla vista delle chiusura alle 18 di bar e ristoranti imposta dall’ultimo dcpm.
“Una vera sciagura per i pubblici esercizi – ha scritto in una lettera aperta – per i quali l’incasso dell’aperitivo della sera e la cena sono centrali per i bilanci di quelle attività. Toglierli diventa un colpo mortale“.
Ma il presidente si sofferma anche sui riflessi e le conseguenze provocate da queste disposizioni: “Anche in Veneto – sostiene Paludetti – la chiusura alle 18 induce le persone ad andarsene a casa direttamente all’uscita dal lavoro. E questo ha una conseguenza anche su tutti gli altri esercizi commerciali: se la gente va a casa perché il bar è chiuso non entra nemmeno nei negozi, limitandosi magari solo ad un veloce passaggio al supermercato per la spesa“.
Da qui la provocazione ai colleghi commercianti: perché non ripensare ad un orario di apertura in relazione alla situazione, finchè dura lo stato di crisi?
“Per chiudere anche noi alle 18 di potrebbe anticipare l’aperura pomeridiana – spiega Paludetti – , o pensare a un orario continuato per qualche giorno alla settimane. In questo momento al di là delle proteste e della disperazione dobbiamo darci da fare per trovare soluzioni transitorie per sopravvivere“.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Michele Paludetti).
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