Lo scorso sabato 24 ottobre Legambiente del Vittoriese ha organizzato un flash mob alle 11.30 presso le sorgenti del Meschio in località Savassa per aderire alla giornata mondiale della tutela dei fiumi e dei pesci. All’iniziativa ha partecipato anche l’Associazione Pescatori Sportivi del Meschio.
La giornata mondiale dedicata alla migrazione dei pesci d’acqua dolce è stata pensata per creare consapevolezza sull’importanza del libero scorrimento dei fiumi nel loro letto naturale senza sbarramenti o regimazioni artificiali e sugli spostamenti e migrazioni dei pesci.
A livello mondiale un calo nelle migrazioni dei pesci era già noto da tempo, ma ora grazie ai monitoraggi effettuati dal 1970 ad oggi sappiamo che la riduzione globale è stata addirittura del 76%; l’Europa, in particolare, ha registrato un decremento più alto rispetto ad altri territori con una media del 93%.
Le migrazioni dei pesci giocano un ruolo cruciale nel mantenere in salute i nostri fiumi, laghi e zone umide sostenendo una complessa rete per l’alimentazione umana a cui attingono milioni di persone in tutto il mondo.
A livello locale il fiume Meschio rappresenta una sorta di unicum a livello nazionale per numero di sbarramenti lungo il suo breve corso: attualmente sono attive ben 35 concessioni in poco più di 20 km per lo sfruttamento idroelettrico delle sue acque e per ognuna di queste vi è uno sbarramento. Il corso di questo piccolo fiume è estremamente frammentato e interrotto, con pochissimi sbarramenti dotati di passaggi per pesci veramente funzionanti.
Addirittura il primo sbarramento lo si trova alle sorgenti, dove le sue acque cristalline vengono subito captate per uso idroelettrico e rilasciate centinaia di metri a valle, lasciando letteralmente a secco il suo letto naturale. Lo scempio è ben evidente soprattutto durante i secchi mesi estivi, solo un rigagnolo trafila furtivamente dal calcestruzzo della piccola diga, ricordandoci che lì una volta scorreva un gorgogliante torrente che poco a valle sarebbe diventato il fiume che permise la nascita dei primi insediamenti produttivi del vittoriese.
Buona parte delle specie ittiche che vivono nel Meschio sono sottoposte a grave stress e molte sono in evidente stato di rarefazione anche per la presenza di questi sbarramenti.
I salmonidi, per esempio, compiono piccole migrazioni nel periodo riproduttivo alla ricerca di siti idonei alla frega e nel Meschio trovano non pochi ostacoli. Le anguille, il pesce migratore per eccellenza, sono i pesci che più risentono delle interruzioni fluviali. La specie, una volta abbondante anche nel Meschio è ora quasi scomparsa.
“Rivolgiamo un appello a tutti gli enti e le istituzioni affinché anche il fiume che attraversa Vittorio Veneto venga realmente tutelato non concedendo più autorizzazioni per nuove centraline e adeguando quelle esistenti alla normativa vigente che impone i passaggi per pesci e un deflusso ecologico che garantisca la sopravvivenza del fiume e dei suoi abitanti” hanno riferito i presenti al flash mob.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Legambiente del Vittoriese).
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