San Giacomo, la rinascita dell’ex aerocampo parte dal concorso di progettazione: in agenda campi da calcio e rugby, parco ed eliporto

Le idee su cosa farne sono chiare, ora si tratta di metterle in pratica. E l’iter non sarà dei più semplici, o perlomeno veloci.

E’ comunque partito, con la pubblicazione sul sito dell’amministrazione comunale di Vittorio Veneto del concorso di progettazione, l’iter della riqualificazione e rigenerazione urbana dell’aerocampo di San Giacomo di Veglia, una delle ex strutture del Demanio militare ora parte del patrimonio comunale. L’amministrazione Miatto intende ricavare su quei terreni “un polo sportivo e di aree attrezzate per la socialità“.

Come sarà raggiunto l’obiettivo? La strada è stata tracciata, come detto, dal bando di concorso di progettazione con procedura aperta. Tre gli obiettivi del concorso: “Lo sviluppo armonico dei territori, anche dal punto di vista infrastrutturale; lo sviluppo turistico del territorio; il recupero e la valorizzazione del patrimonio esistente, limitando il consumo di suolo”.

Il progetto, come si legge nel disciplinare di gara, si propone di recuperare l’ex aerocampo “realizzando un polo sportivo che consenta di aggregare diverse specialità, con servizi in comune, limitando in tal modo il consumo di suolo che si avrebbe se ogni singola specialità dovesse essere dotata di servizi dedicati (ad esempio la condivisione delle aree a parcheggio), creando un’infrastruttura moderna e funzionale, che possa essere a servizio dei cittadini e fungere da polo attrattivo per uno sviluppo turistico nel campo sportivo”.

Impegnativa la cifra necessaria per concretizzare il tutto, quantificata in 11 milioni e 420 mila euro al netto dell’Iva. Il bando di progettazione mette in palio premi per un importo complessivo che sfiora i 60 mila euro, di cui circa 42 mila andranno al vincitore del primo premio. Con il pagamento di tale somma, la stazione appaltante assumerà la proprietà del progetto vincitore. La procedura (telematica) sarà divisa in due gradi: il primo consiste nell’elaborazione delle proposte di idee, il secondo in quella progettuale.

Interessante l’elenco delle voci che compongono il costo stimato dell’opera, diviso in quattro capitoli. Il primo è quello delle strutture esistenti, con demolizione e ristrutturazione dei volumi (per oltre 4 miloni di euro) e delle pavimentazioni carrabili, nonché un’area parcheggio e un edificio di nuova costruzione a servizio dell’aerocampo comprensivo di due unità per l’alloggio del custode.

Il secondo capitolo riguarda i campi da gioco e prevede due nuovi campi completi di tribune, uno per il calcio e uno per il rugby, da 550 mila euro l’uno, e altrettanti campi da allenamento, uno per disciplina, da 300 mila euro l’uno.

Il capitolo “eliporto” include nuovo hangar per il ricovero degli elicotteri, nuova piazzola/area decollo, nuova area di rimessaggio per 2/3 elicotteri e nuovo parcheggio auto ad uso esclusivo dell’eliporto.

La torretta dell’ex aerocampo militare di San Giacomo, ben visibile dalla Statale Alemagna

L’ultimo capitolo, quello per l’area del futuro parco urbano, include la realizzazione del parco stesso e le recinzioni. Un progetto decisamente ambizioso, aggettivo che non spaventa il sindaco Antonio Miatto: “E tutto suddiviso per stralci, qualcuno più facile degli altri – evidenzia il primo cittadino -, ad esempio per l’elisuperficie non dovrebbero esserci particolari complicazioni, l’importante è avere il terreno a disposizione”.

Miatto è ottimista per un inizio dei lavori già nei prossimi mesi: “Entro l’anno potremmo partire, proprio perché alcuni stralci saranno semplici da realizzare”.

(Foto: archivio Qdpnews.it e Comune di Vittorio Veneto).
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